Prevedere un lasso così ampio di tempo è probabilmente impossibile. Nuovi giocatori, evidenti miglioramenti nella tecnologia, sia dal punto di vista del gioco che dei materiali; diversa preparazione fisica, forse una ulteriore uniformità di superfici e – se possibile – maggiore potenza dei colpi. Oppure, impauriti dalla piega che sta prendendo il tennis moderno, ci si potrebbe ritrovare in un glorioso revival del passato, con più tornei in erba a scapito del predominio imperante del cemento. Improbabile, ma chi lo può dire? La recentissima fondazione del primo torneo su erba in terra francese, più precisamente in Normandia, potrebbe essere un segno dell’inizio di una controtendenza. Eppure, qualcuno ha provato a chiedere ad alcuni tra i più grandi giocatori dell’era attuale come sarà, secondo loro, il tennis tra quattro lustri. Il noto portale Tennis.com, infatti, qualche settimana fa, nel corso di un evento a Barcellona, ha fatto proprio questa domanda a Roger Federer, Gael Monfils e Grigor Dimitrov. I quali sono stati, prevedibilmente, piuttosto incerti sulle risposte.
“ANCORA PIÙ FORTE” – Prima di tutto, il giornalista ha chiesto a Roger Federer se si vede allenatore tra vent’anni. “Eh, non lo so, ne dubito. Vedremo”, ha risposto l’ex n. 1 del mondo. Per quanto riguarda il tennis del futuro: “Penso che si colpirà ancora più forte. Ci saranno ulteriori progressi per quanto riguarda le corde e le racchette, ma dipende se saranno consentiti dal regolamento. La velocità degli spostamenti e delle palline condizioneranno maggiormente il gioco, sia vicino e lontano dalla rete. Tuttavia, credo che il gioco si svolgerà sempre di più sulla linea di fondo: basta vedere il gioco di Novak o di Rafa. Solo 10 anni fa le cose erano diverse: con l’uniformità delle superfici il gioco per vincere è quello aggressivo, da fondocampo. E la situazione cambierà ulteriormente”.
“SARÀ TUTTO DIVERSO” – Anche Grigor Dimitrov ha fatto notare che in soli 10 anni il circuito è cambiato profondamente. “Le superfici sono diverse, le racchette, le corde, le palle… tanti cambiamenti. Già ora sono in giro racchette in grado di creare molto spin, che offrono possibilità impensabili sono 10 anni fa. Sì, tra 20 anni tutto sarà diverso”. Secondo Grigor il tennis che prenderà forma nel futuro sarà in gran parte determinato dagli stessi appassionati, dai loro gusti e anche dal tipo di racchette e di materiali che sceglieranno. Molto più laconico il francese Gael Monfils, che sceglie di non esprimersi definendo il futuro “molto lontano”.