Daniel Koellerer ha dato ancora una volta prova del suo carattere focoso, rilasciando alla stampa pesanti dichiarazioni contro l’ATP. Il tennista austriaco, noto per le sue scenate in campo e per essere stato squalificato a vita dal circuito per avere truccato tre match, ha lanciato tante frecciatine all’associazione, parlando di svariati argomenti, dalla sua espulsione al caso scommesse, passando per Marin Cilic.
Per prima cosa, Dani ha accusato l’ATP di averlo squalificato senza prove: “Le prove mi sono costate 180.000 dollari e non ho vinto. L’ATP ha distrutto la mia vita. La mia casa, mia moglie e il mio bambino, tutto è sparito e io ero depresso. Nel caso di doping sei squalificato a tempo determinato, per match fixing vieni condannato senza prove”. Inoltre, ha insinuato anche che l‘ATP copre i tennisti più famosi e importanti, in particolare i “Fab Four”, sacrificando i più deboli: “Ciò che è scioccante è che si dice che i migliori 4 giocatori siano coinvolti. Io personalmente non ci credo, coi loro conti in banca non se ne accorgerebbero nemmeno se vendesse una partita. Ma l’ATP non bloccherebbe mai Djokovic, Federer, Nadal e Murray. Anche se non credo che questi giocatori manipolino, questo sarebbe un suicidio per l’ATP. I migliori giocatori vengono protetti. Sono quelli importanti a non venir sacrificati. Io sono un pugno nell’occhio dell’ATP. Mi hanno sacrificato per mostrare agli altri giocatori cosa può accadere. Ci sono giocatori protetti e giocatori di cui l’ATP vuole sbarazzarsi.”
Koellerer ha raccontato che ben tre volte gli hanno proposto di truccare un match in cambio di denaro, ma si è difeso dicendo di aver immediatamente rifiutato:” Sono stato avvicinato da un intermediario, una volta sono stato chiamato in una stanza d’albergo, e una volta mi hanno parlato a cena. Per una partita contro Davydenko mi hanno offerto $50.000, stessa cosa per una partita con Tipsarevic. Una volta persino $100.000 per perdere contro Massu. Ho rifiutato immediatamente, non ho nulla a che fare con questo. Sono stato abbastanza stupido sul campo da tennis, racchette distrutte, insulti all’arbitro. Ero solo indisciplinato, ma con le truffe non ho niente a che fare.” E sull’inchiesta della BBC, ovvero il famoso caso scommesse che ha fatto tremare il nostro sport, ha detto: “Ci sono 16 dei primi 50, il che significa che un terzo perde di proposito. Sono sicuro che uno o più giocatori fuori dalla top 20 manipolano partite. Se posso testimoniare? No. Questa è totalmente una supposizione da parte mia. Per risolvere il problema, le scommesse devono essere semplicemente soppresse. Ma ovviamente non si può fare, visto che alcuni tornei sono sponsorizzati da agenzie di scommesse. Questo è qualcosa di sporco. Questa è una mafia. Questo è qualcosa di corrotto.”
Su Marin Cilic, squalificato nel 2013 per doping, ha espresso non pochi dubbi: “Io non voglio fare alcun nome. Ma è palese che pure con lui non sono chiare alcune cose. È semplicemente triste. È risultato positivo e un anno dopo ha vinto lo US Open.” Infine, Koellerer ha ammesso di non avere più grande interesse per il tennis, e di desiderare solo che sua figlia possa vederlo in un torneo: “Non voglio tornare nel tour. Ma ho sempre desiderato che mia figlia piccola possa vedermi in un torneo. E non è mai stato possibile purtroppo. Se questo non dovesse accadere, non mi interessa quello che succede a questo sport. Sono così stufo di questo maledetto tennis“.