Donald Trump e quel tennis club a Manhattan

Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha recitato una piccola parte anche nel mondo del tennis. Come? Negli anni '80 era il proprietario di un club di lusso e molto particolare all'interno della Grand Central Station di New York.

La particolarità di New York sta nello scovare le giuste cose al momento giusto. Nel giorno in cui Donald Trump trionfa alle Elezioni Presidenziali statunitensi, siamo venuti a conoscenza di un suo piccolo aneddoto nel mondo del tennis. 

TRADIZIONALE E SUGGESTIVO – Il Vanderbilt Tennis Club è un luogo incredibile in cui si può usare la racchetta osservando Park Avenue da un’imponente vetrata: suggestivo, lussuoso, molto elegante. All’interno del centro sportivo, situato dentro la Grand Central Station, possiamo trovare un campo da tennis regolamentare, un campo da minitennis e un campo d’allenamento, il tutto in una cornice unica. Hard court, accogliente e funzionale, ha un unica tegola: il prezzo. Oscilla dai 200 ai 280 dollari l’ora e, a causa dei costi elevati, è diventato il più costoso tennis club di Manhattan.

VUOI GIOCARE A TENNIS? CI PENSA MR. TRUMP – Era difficilissimo giocare a tennis sull’isola, per i prezzi e i grandi affitti che chiedeva lo Stato. Proprio Donald Trump negli anni ’80, divenne proprietario del Vanderbilt: egli pagava 90.000 dollari l’anno di affitto, ma nel 2009 ha dovuto lasciare a causa di un’espansione, proprio in quella zona della stazione, delle strutture dedicate a bigliettai e controllori. Trump stesso afferma che i due campi da tennis erano frequentati da persone meravigliose e che godevano di un notevole successo all’interno della Grande Mela.

GIOIELLO DI NYC – Recentemente, dopo altri cambiamenti, l’idea di ritornare a giocare nel centro sportivo all’interno della stazione è diventata realtà: lo spazio è stato ristretto ed i campi costretti ad essere ridotti da due ad uno, ma Donald Trump ha preferito non investire più su quel progetto. Fu una mezza tragedia per gli abituali frequentatori del club, ma fortunatamente il facoltoso Mr. Anthony Scolnick (già proprietario di altri tennis club a New York) ha riportato tutto alle origini, sacrificandosi un po’: 225.000 euro l’anno, ma il ritorno a quel tennis unico nel suo genere non aveva prezzo. Ora è tutto all’avanguardia: corsi, lezioni private, cardio-tennis, videoanalsi, macchine lanciapalle programmabili a proprio piacimento, sistema di recupero palle che accelera i tempi di gioco e target a disposizione degli atleti amatoriali. Insomma, un vero e proprio gioiello: tutto grazie a Donald Trump. Non tutto ciò che in passato ha pensato quest’uomo è sbagliato, in fondo…

 

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