E’ possibile risorgere per il tennis maschile americano?

Il tennis maschile USA non ha più un campione Slam da quattordici anni, cioè da quando nel 2002 Roddick vinse gli US Open. Due esperti coach americani con un po' di ramarico, analizzano questo fenomeno

Querrey è il solo Americano ad aver raggiunto i quarti a Wimbledon. I finalisti arrivano dalla Svizzera- Federer , dalla Gran Bretagna- Murray, dalla Repubblica Ceca-Berdych e dal Canada-Raonic. “Non capisco come mai gli americani siano peggiorati così tanto – dice Tom Bour,  coach  del Northwest Athletic Club di  Michigan City – è passato molto, troppo tempo da quando abbiamo avuto un campione Slam”. Quattordici anni, per l’esattezza, quando Roddick vinse il suo unico titolo Slam, lo US Open 2002. Un ultimo grido dagli anni 90 quando gli USA avevano ben 3 top players, Pete Sampras, Andre Agassi e Jim Courier, e dagli anni 70 e 80 quando fra McEnroe e Connors hanno fatto guadagnare agli USA ben 15 Slam.

Il discorso cambia se si parla del femminile, che invece può vantare due campionesse quali  Serena e Venus Williams che capeggiano su altre, ormai certezze più che promesse, che rispondono ai nomi di Madison Keys e Sloane Stephens, n°9 e 22 del mondo. ”Serena e Venus hanno dato molto al mondo del tennis” dice Earl Cunningham, allenatore delle Michigan city girls. L’attivo 69enne ricorda ancora la prima volta che ha visto le sorelle Williams  al Miami Open a Key Biscane in Florida. “Nello stesso torneo fui abbagliato da un giovane Federer che sparava dritti come laser. Mia moglie disse che non era un  gran che, e che avrei potuto batterlo in qualsiasi momento. Io le risposi che probabilmente non avrei fatto un punto contro di lui, ci avevo visto lungo”

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