Federer e Nadal faranno parte dell’ATP Player Council, mentre Djokovic è stato fatto fuori

Conflitto di interessi: questa la motivazione dietro alla scelta di escludere il nome di Nole dai papabili per ricoprire un ruolo di primo piano all'interno dell'ATP

Novak Djokovic non farà più parte dell’ATP Player Council, dopo che il suo nome è stato depennato dalla lista dei candidati, a causa del conflitto di interessi creatosi per via del suo ruolo nella Professional Tennis Players Association (PTPA).

Il numero 1 al mondo ha lanciato una bomba alla vigilia degli US Open di agosto, quando ha annunciato le dimissioni da presidente del consiglio per istituire la PTPA insieme al canadese Vasek Pospisil e agli americani John Isner e Sam Querrey.

La PTPA, per bocca dei sopra citati, mira a “fornire ai giocatori una struttura di ‘self-governance’ che è indipendente dall’ATP, e risponde direttamente alle esigenze e alle preoccupazioni dei giocatori membri”; Kevin Anderson, che ha messo la parola fine al mandato di Djokovic come presidente dell’ATP Player Council, ha dichiarato: “Le due entità non possono coesistere”.

Pochi mesi dopo, però, Djokovic è stato comunque nominato dai suoi colleghi professionisti per concorrere alle attuali elezioni del consiglio dei giocatori e ha accettato la nomina.
Tuttavia, in seguito è emerso che le regole ATP stabiliscono che i giocatori non possono ricoprire dei ruoli dirigenziali nel consiglio dei giocatori, se hanno altre cariche in altre organizzazioni (chiaro il riferimento alla PTPA).

Come naturale conseguenza, Djokovic si è ritirato dalle elezioni e ha confermato la decisione in un post sui social media: “Vorrei innanzitutto dire, come sempre, che sono onorato del continuo sostegno e della fiducia mostrati da coloro che mi hanno nominato per servire ancora una volta i nostri interessi di giocatori nel consiglio”, ha scritto.

“La mia prima reazione a questa nomina è stata di accettarla con l’intenzione che, se eletto, avrei fatto del mio meglio per proteggere gli interessi dei giocatori all’interno dell’ATP; tuttavia, pochi giorni dopo la mia nomina, l’ATP ha approvato una nuova regola che mi ha messo in una posizione difficile. Questa nuova regola specifica che tutti i membri della neo costituita Associazione dei giocatori di tennis professionisti o di qualsiasi associazione che si ritiene abbia un ‘conflitto di interessi’ non possono essere eletti come membri del Consiglio dei giocatori”.

“Come sapete, faccio parte della PTPA, un’organizzazione che è stata creata di recente”, ha continuato il campione serbo, aggiungendo che: “La PTPA deve ancora essere strutturata, deve definire una sua strategia e visione a lungo termine, e sebbene proprio la PTPA abbia chiarito che non intende porsi in contrapposizione con altre organizzazioni, non è chiaro come l’ATP vedrà l’associazione nel futuro.

 

L’ATP, di contro, solo dopo pochi giorni dalla lettera pubblicata a mezzo social da Nole, ha diramato i nomi di coloro che entreranno a far parte del nuovo Player Council.

Come sarà quindi formata la squadra che avrà il compito di far sentire la voce dei giocatori?

Per i Top 50, sono stati scelti Federer, Nadal, Millman e il giovane Auger-Aliassime; saranno invece lo spagnolo Andujar e il francese Simon (trattasi di un ritorno questo) a curare gli interessi dei giocatori nella fascia che va dalla posizione numero 50 alla 100.

Il mondo dei doppisti sarà rappresentato da Soares e Daniell, alla prima esperienza in questo campo.
Nella categoria “At-Large” troviamo il sudafricano Anderson e lo scozzese Andy Murray; Vallverdu sarà invece la voce degli allenatori.

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