Halep: “Gli Slam dovranno avere la priorità quando si riprenderà con il tennis”

La n.2 del mondo rumena esprime, durante un vodcast su Eurosport, la sua opinione su come dovrebbe essere prioritizzato il tennis una volta terminata la crisi da Covid-19

Simona Halep non ha dubbi su come dovrebbe essere organizzato il calendario del tennis professionistico una volta che la situazione ritornerà alla normalità dopo l’emergenza Covid-19.

La tennista rumena, n.2 del mondo e detentrice del torneo di Wimbledon dello scorso anno, ha espresso il suo parare al riguardo durante un “Vodcast” organizzato da Eurosport, a cui hanno partecipato oltre a lei Boris Becker, Mats Wilander e Tommy Haas.

Innanzitutto, la Halep ha detto che è estremamente importante che, alla ripresa, la WTA consulti anche le giocatrici, di modo che anche loro possano avere voce al riguardo. “Noi giocatrici, se non abbiamo i tornei da giocare, non abbiamo nient’altro, quindi credo che la cosa sia al 50% fra noi e la WTA, fra cui c’è una interdipendenza“. Al tempo stesso, è difficile però stabilire quando sarà possibile di nuovo viaggiare in sicurezza e cosa vada bene per tutte.

“Credo che i dirigenti del Tour dovranno consultarsi con noi tenniste, perchè noi siamo quelle che giocano. E dovranno decidere cosa è meglio per tutti, non solo per i tornei e non solo per le giocatrici”. Ed infine, sulla priorità, Se quest’anno si riuscisse a giocare ancora qualche torneo, già sarebbe un gran risultato; a quel punto la superficie importerebbe poco, fermo restando che sicuramente non si tratterà dell’erba. Ma la priorità dovrà andare ai Tornei maggiori, iniziando dagli Slam”.

Un ragionamento logico per la giocatrice numero due del mondo, ma cosa ne penseranno le giocatrici di seconda o anche di terza fascia, che magari gli Slam non li possono giocare e si guadagnano da vivere con tornei minori? E come una eventuale scelta di questo tipo potrà colpire anche gli organizzatori di tornei minori? Sicuramente sarà un quadro molto complicato, in cui si cercheranno soluzioni di compromesso anche per evitare che molti tennisti e tenniste rischino di smettere completamente di giocare per mancanza di liquidità.

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