Hordorff attacca Federer sulla proposta di fusione tra WTA e ATP: “ha fatto una proposta senza alcun fondamento”.

La proposta di Federer di fare una fusione tra WTA e ATP ha spaccato in due il mondo del tennis. Favorevoli e contrari, voi con chi siete d'accordo?

Federer parla, Federer twitta anzi, e il mondo non rimane indifferente alle sue parole.
Il mondo del tennis, of course

Hanno fatto discutere, e non poco, le dichiarazioni rilasciate dal campionissimo elvetico su Twitter, quando il 22 aprile si è apertamente detto favorevole a un “merge”, a una fusione fra ATP e WTA.

Molti suoi colleghi, da Nadal a Serena Williams, hanno accolto con favore questa sorta di proposta, e in generale il tweet è piaciuto alla stragrande maggioranza dei tennisti, dai semplici appassionati ai professionisti.

Ha fatto in realtà scalpore il fatto che il buon Kyrgios non si trovasse d’accordo col suo mentore, visto che generalmente il ragazzo di Canberra rispetta e segue il campione di Basilea.

Ancora più rumore, però, han fatto le dichiarazioni di Hordorff, vice presidente della Federazione Tennistica Tedesca, che senza troppi giri di parole ha così risposto a chi gli chiedesse un parere in merito: “Una fusione tra ATP e WTA non risolverebbe i problemi del tennis. Non si possono dire cose del genere sui social”.

E ha in qualche modo articolato meglio il suo pensiero aggiungendo che “è una visione parziale della faccenda, non è andato abbastanza in profondità. Il problema riguarda la federazione internazionale e i tornei del Grande Slam. È da lì che bisognerebbe partire”.

L’intervista, rilasciata al sito Stats Perform, chiude con una nota velenosa che Hordorff lancia a Re Roger: “Che abbia detto quelle cose per aumentare il suo numero di followers su Twitter? Ha fatto una proposta irrealizzabile, senza fondamento. Sono favorevole a parlare di qualsiasi cosa, ma bisogna farlo in modo serio”.

Intanto Roger, da vero gentleman, non ha risposto.
Comunque la si pensi sulla questione, per lui parlano le immagini (oltre che i numeri).

E voi, da che parte state?

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