Il coronavirus ha cambiato la vita e le abitudini delle persone e anche il mondo del tennis si è adeguato alla situazione. Si cerca di tornare alla normalità, di fare ciò che si è sempre fatto, senza fermare il lavoro e l’economia mondiale convivendo con il virus. L’esperienza passata dal tennista boliviano Hugo Dellien ha dell’incredibile, una di quelle storie da raccontare ai bambini. La figlia di Dellien si chiama Mila ed è nata il 25 aprile, proprio nel culmine della pandemia e dopo la cancellazione di gran parte dei tornei della stagione agonistica.
Per ben due mesi il boliviano non ha potuto stare vicino alla propria bambina. Tutto ha inizio quando Hugo Dellien, 27 anni e n.94 del mondo, a marzo di quest’anno si trova nel deserto californiano, pronto a giocare il Masters 1000 di Indian Wells. In quei giorni Viene scoperto un focolaio di coronavirus vicino alle strutture del torneo che causa immediatamente l’annullamento dell’evento. Hugo e il suo staff tecnico da lì a poco si rendono conto che non è possibile giocare altri tornei, si va verso la sospensione del circuito. Dellien decide così di viaggiare alla volta dell’Argentina per continuare ad allenarsi con continuità mentre sua moglie Camila si trova nel suo paese d’origine, il Paraguay, in attesa di partorire.
Dellien purtroppo non riesce a fare in tempo a vedere sua moglie perché, quattro giorni dopo l’arrivo in Argentina, i confini con il Paraguay sono stati chiusi. Dellien racconta quei momenti : “Le mie emozioni erano fortemente contrastanti, il mio umore era soggetto a cambiamenti repentini. La situazione mi ha causato ansia e un po’ di scoraggiamento, ma ho accettato la triste realtà di essere costretto a stare lontano da mia moglie . Grazie alla mia famiglia ho potuto rimanere tranquillo, trascorrere del tempo con i miei genitori e mio fratello è stato qualcosa di unico, mi ha rifrancato. Erano dieci anni che non li vedevo più e stare con loro è stato come viaggiare indietro nel tempo”.
Mentre Dellien non vedeva l’ora di riabbracciare la moglie, Camila diede alla luce la loro figlia Mila, della quale si prese cura per il primo mese e mezzo praticamente da sola. Hugo racconta delle difficoltà iniziali della moglie a gestire emotivamente la situazione , ma Camila si è adattata rapidamente e bene alla sua nuova vita, in compagnia della figlia Mila si è sviluppata senza alcun problema e senza ammalarsi. Dopo alcuni colloqui intrapresi con il ministero degli Esteri boliviano e il governo paraguaiano, Dellien ha finalmente ottenuto il visto per viaggiare verso il Paraguay e incontrare sua figlia: “Non pensavo ad altro che a mia figlia, abituato a doverla vedere per oltre un mese solo in videochiamata, ne facevamo circa 3-4 al giorno”. Fu allora un momento davvero speciale per Dellien, un semplice bacio o abbraccio lo ha reso il papà più felice del mondo.
“L’arrivo di Mila rappresenta il trofeo più grande della mia vita, tutto il resto passa in secondo piano. La mia famiglia mi rende pienamente orgoglioso e appagato, non ho bisogno altro che di mia moglie e di mia figlia Mila ” conclude Dellien, protagonista di una delle storie più incredibili di questa quarantena da Coronavirus.
Di Nicola Devoto