Il 2017 di Bernard Tomic

Per il 24enne australiano è giunto il momento di mostrare il suo vero valore. Secondo Nadal: "Può entrare in Top 10".

Dove può arrivare Bernard Tomic? Se lo chiedono in molti, dato che, da qualche anno l’australiano è uno dei giocatori — sotto il profilo tecnico — più brillanti del circuito. Le stagioni passano e nella sua bacheca ci sono soltanto tre trofei: Sidney 2013 e il “back to back” a Bogotà (2014-2015). Ben poco per uno come lui. L’anno che verrà potrebbe essere uno spartiacque per Tomic, perché per il 24enne è giunto il momento di mostrare il suo vero valore.

IL COMMENTO DI NADAL – «Nei primi quattro, cinque mesi dell’anno scorso Bernard ha giocato molto bene. Ritengo che abbia la possibilità di entrare in Top 10». Parole al miele quelle di Rafael Nadal, che poi ha aggiunto: «È un grande talento ed è migliorato molto dal punto di vista mentale. Ha vinto delle partite importanti e questo lo sta aiutando. Ovviamente entrare tra migliori 10 del mondo è difficile, però ha delle possibilità. Un giocatore carismatico come lui fa bene a tutto l’ambiente».

LA CARRIERA – Le qualità a Tomic non sono mai mancate. Fin da ragazzino si è messo in luce, infatti detiene il record di vincitore più giovane dell’Australian Open Junior. Nella stessa categoria si è imposto anche a Wimbledon. D’altronde ha ripetuto più volte che l’erba è la sua superficie preferita. E proprio a Church Road, all’età di 18 anni, si è rivelato al grande pubblico. Raggiunge i quarti di finale, dove viene sconfitto dal futuro campione Novak Djokovic al quarto set (2-6; 6-3; 3-6; 7-5). Correva l’anno 2011.

Poi nel biennio successivo, se si esclude la presenza a fine stagione nei Top 60, non riesce a esplodere completamente. Diciamo che il carattere non l’ha aiutato. È anche sfortunato, perché nel 2014 è costretto ad operarsi dopo gli Australian Open.

IL 2017 – I prossimi mesi saranno decisivi per il suo futuro. Da un lato potrà avvantaggiarsi del fatto che non è più un tennista alle prime armi nel circuito maggiore, avendo accumulato un bel po’ di esperienza. Inoltre, dovrebbe puntare sul fatto che ha già giocato partite di un certo livello, con i più forti del mondo. Dall’altro si confronterà con due tipologie di avversari: coloro che dominano il circuito da anni e chi invece aspira, in un breve lasso di tempo, a riscrivere le gerarchie attuali. Un compito non semplice per Tomic. Ma improrogabile, perché certe occasioni passano solo una volta nella vita.

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