Il nuovo trucco di Roger Federer?

Ha sicuramente sorpreso tutti, spettatori presenti e non, il modo in cui Roger Federer ha risposto alla seconde di servizio del suo avversario di secondo turno, lo spagnolo Roberto Bautista Agut. É vero che  lo svizzero, da quando ha iniziato la collaborazione con Stephan Edberg, ha messo in campo un tennis decisamente piú aggressivo, ma mai in modo cosí estremo come a Cincinnati. Sará questo un nuovo trucco per mettere pressione agli avversari ?
Per ora questa posizione cosí avanzata in risposta sta dando i suoi frutti  vista la lezione di tennis servita la scorsa notte al n.15 del mondo, il bombardiere Kevin Anderson, spedito a casa dopo appena 54 minuti con un doppio 6-1. Lo svizzero ha mostrato un livello straordinario ( 23 vincenti a fronte di 8 errori), esibendosi in colpi veloci e anticipati. “É un piacere giocare cosí perché non capita molto spesso che ci si senta in questo modo. Ho giocato una grande partita e sono molto contento (..)”, ha sottolineato lo svizzero in conferenza stampa.

Del resto dall’ inizio del 2014 la leggenda elvetica ha cambiato il suo gioco, dando maggiore importanza alle variazioni ( chip and charge) e migliorando il rovescio, il colpo che i suoi avversari cercano maggiormente.
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Giunto in Ohio dopo piú di un mese di pausa,  Federer ha tirato fuori dal cilindro un’ altra arma vincente: rispondere alla  battuta dei suoi rivali con i piedi ben dentro la riga di fondo, anche a a un metro dietro la riga che delimita il rettangolo di servizio. Tutto ció ovviamente non é passato inosservato  e come riporta il portale spagnolo Punto de Break, questa é stata la prima domanda posta al 17 volte campione Slam in conferenza stampa.

“É stato il primo turno di una stagione sul cemento che durerà per i prossimi sei mesi piú o meno. Ho in mente alcune cose che spero di poter migliorare per i prossimi tornei. La prima é quella di essere molto in forma e di non muovermi molto. Il campo di gioco qui a Cincinnati é abbastanza veloce, quindi perché non andare avanti ancora di piú? Si deve solo scegliere il momento giusto e tenere il tuo avversario nella posizione piú scomoda” ha dichiarato il campione di Basilea dopo il match di secondo turno.

“Sono cresciuto come un giocatore d’ attacco. Tutti quelli che servivano bene e utilizzavano un rovescio ad una mano, scendevano spesso a rete a Wimbledon , ma anche in altre superfici, soprattutto di fronte ai migliori giocatori sulla linea di fondo. Sentivo che questa fosse l’ unica via di uscita perché da fondo campo non potevo dominare contro i giovani, sapendo tuttavia di dover migliorare in questo aspetto. Fortunatamente questi miglioramenti hanno avuto successo. Le superfici sono piú lente negli ultimi anni e mi sono dovuto adattare. É evidente che ho lavorato molto sul gioco da fondo campo, sul rovescio ad una mano, diventando sempre piú forte. Una volta completato il processo di adattamento ho avuto l’opportunità di utilizzare tutto ció in mio favore: il coordinamento, l’ anticipo, l’ idea di come giocare. Penso che l’ ho fatto meglio di chiunque per un periodo di tempo. Oggi posso ancora farlo, peró credo che giocheró maggiormente sopra la linea”.

Fonte: Punto De Break

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