Il tennis dei numeri 1 parla spagnolo

Da Lunedì la Spagna avrà 2 numeri 1 spagnoli. Con la sconfitta della Pliskova ad opera di CoCo Vandeweghe Garbine Muguruza è diventata a ragione dei suoi risultati la nuova N°1 mondiale. Nadal invece ormai con la sconfitta di ieri sera di Roger mantiene ben saldo il suo quarto regno. E i successi spagnoli non finiscono qui se si pensa agli US Open di Carreno Busta. E' quindi la Spagna la nuova patria dei numeri 1?

Garbiñe Muguruza il prossimo lunedì diventerà la  24esima uno della classifica Wta  scalzando la ceca Karolina Pliskova,  sul trono da nove settimane.
La 24enne spagnola ha raggiunto la seconda settimana degli US Open per la prima volta quest’anno, prima di perdere da Petra Kvitova agli ottavi. Ma il vero  sorpasso di Muguruza è avvenuto ieri sera, quando l’americana  CoCo Vandeweghe vincendo su Karolina Pliskova ha in un colpo solo guadagnato la semifinale e decretato la prima posizione mondiale della spagnola.
LA SECONDA NUMERO 1 SPAGNOLA DOPO ARANTXA SANCHEZ– Muguruza, nata a Caracas da mamma venezuelana e papà spagnolo ma cresciuta in Spagna è la 24ma tennista ad arrivare in vetta alla classifica mondiale da quando esiste il sistema di classifiche computerizzato (dal 1975) che assegna i punti in base ai risultati e ai piazzamenti nei tornei internazionali. Ed è  la seconda spagnola a raggiungere questo mitico traguardo dopo la connazionale Arantxa Sánchez-Vicario, che è stata n°1 per 12 settimane nel 1995 anche se in tre diversi periodi.
GRANDE SODDISFAZIONE PER LA SPAGNA – Periodo magico per Garbiñe che arriva  dopo il secondo titolo Slam a Wimbledon e il trofeo a Cincinnati. Ma oggi Muguruza non è l’unica numero uno spagnola, infatti il ranking maschile vede ora saldamente primeggiare Rafael Nadal. Con Rafa  in vetta alla classifica Atp per la prima volta la Spagna può vantare due numeri uno del ranking mondiale contemporaneamente. Cosa alquanto inusuale, infatti è dal 2003 che una nazione non può vantare il n°1 sia maschile che femminile, cioè da Agassi e Serena Williams.

 

IL QUARTO REGNO DI NADAL – Questa è la quarta volta che il maiorchino è in vetta alla classifica Atp.  A nove anni esatti dalla prima volta e a più di tre anni dall’ultima, Nadal, con i suoi trentuno anni e due mesi, è il terzo re più “anziano” dopo Agassi e Federer . In precedenza lo aveva fatto per 46 settimane tra agosto 2008 e luglio 2009, 56 tra giugno 2010 e luglio 2011 e 39 tra ottobre 2013 e luglio 2014, quando aveva lasciato ceduto di9 nuovo a Novak Djokovic. Lo spagnolo quest’anno è anche leader nella Race to London

 

LA SPAGNA E UN PO’ DI STORIA DEL “TENIS” – La Spagna in particolare nell’ultimo ventennio, è stata semplicemente dominante sulla terra rossa. Anche se in realtà i numeri uno maschili spagnoli prima di Rafa Nadal sono stati solo 2, cioè l’attuale coach di Rafa Nadal, Carlos Moyà  dal 15 al 28 marzo del 1999 e Juan Carlos Ferrero dall’ 8 settembre al 2 novembre nel 2003, la Spagna può vantare molti successi nel mondo del Tennis, che si è espresso in particolare all’Open di Francia da tempi molto lontani. All’inizio ci fu Manuel  Santana, che   conquistò il titolo al Roland Garros nel 1961 e nel 1964, a cui seguì quello di  Gimeno  nei primi anni ’70. Ma è negli anni ’90 che si confermano i successi del modello spagnolo anche nel femminile  con Arantxa Sanchez e Conchita Martinez rispettivamente numero uno e numero due del mondo nel 1995. Negli anni novanta la doppietta parigina di Sergi Bruguera vincitore a Parigi nel ’93 e ‘94 e quella di Carlos Moyà nel 1998 sigillano il decennio. Albert Costa e Juan Carlos Ferrero nel nuovo millennio aprono infine con le vittorie del  2002 e 2003 quella che sarà la strada, il terreno di dominio di Rafael Nadal.

 

IL TENNIS SPAGNOLO OGGI – A livello juniores la Spagna non ottiene grandi successi – l’ultimo è quello di Almagro, oggi trentenne al Trofeo Bonfiglio – preferisce infatti far entrare le proprie “nuove leve” nei circuiti Challenger e nel circuito maggiore. Ciononostante, forse grazie alle varie Accademie, la Spagna può vantare oggi  7 tennisti nella top 50 e da lunedì prossimo 2 in top 10, visti  gli ottimi risultati di Carreno Busta in questi US Open e di  allenare anche molti professionisti stranieri trasferitisi in Spagna o che hanno allenatori spagnoli.  Lo stesso Andy Murray è cresciuto tennisticamente in Spagna, per non parlare di Fognini e Pennetta che abitano e si allenano da sempre in Spagna, o dei tennisti russi o dell’est Europa che ultimamente hanno adottato coach spagnoli.

 

 

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