Indian Wells: scoppia la polemica tra il direttore del torneo Moore e i tennisti

Neanche il tempo di archiviare l’edizione 2016 di quello che da molti viene definito come il “quinto slam” che il direttore del torneo di Indian Wells,  viene investito da una bufera di polemiche. Reo confesso di toni sessisti verso le giocatrici Raymond Moore ha subito chiesto scusa alle dirette interessate senza, peraltro convincere più di tanto del suo pentimento.

I fatti si sono svolti così.

Alla vigilia delle finali del torneo californiano, come ogni anno, il CEO della manifestazione ha invitato la stampa ad una “colazione” durante la quale avrebbe risposto a tutte le domande.

Ai colleghi di UBI Tennis che pressavano sull’ambizione del torneo americano di porsi come quinto slam, spiegando che ad Indian Wells esiste già l’equiparazione dei montepremi tra maschi e donne, Moore ha così esordito: Cosa penso del WTA?! Sai, spero nella mia prossima  vita di reincarnarmi in qualcuno della WTA. Loro  non fanno niente. Cavalcano l’onda del circuito maschile!
Non devono prendere alcuna decisione. Sono fortunati. Sono davvero molto, molto fortunati. Se fossi una giocatrice mi inginocchiereri ogni notte a ringraziare  Dio per avere fatto nascere Roger Federer e Rafa Nadal. Perche è solo  grazie a gente come loro se questo sport continua ad attrarre sponsor. E , dopo di loro il testimone passerà a Murray e Djokovic. Non vedo alcuna donna capace di tanto.

Immancabili e furiose le polemiche.

Il vincitore e recordman del torneo di singolare maschile, Novak Djokovic, getta “acqua sul fuoco” si fa per dire e dice: “Credo che le dichiarazioni di Moore siano un poco esagerate. É solo una mia opinione. Ho enorme rispetto per le donne, soprattutto, per le maggiori difficoltà fisiche cui sono costrette durante una partita..  Riguardo il fatto che nel circuito femminile girino meno soldi rispetto a quello maschile devo dire che sono d’accordo. Fin tanto che sono  gli uomini ad attirare gli sponsor credo sia giusto siano loro ad avere più denaro. Se invece fossero le donne ad attirare più spettatori dovrebbero, naturalmente, essere loro a venire pagate di più”. 

Quindi ha ragione Moore, verrebbe da dire?!

Di opinione leggermente diversa è invece la finalista del torneo femminile Serena Williams:  “Ovviamente penso che nessuna donna debba inginocchiarsi e ringraziare nessuno. Se potessi farvi  vedere il numero di persone che ogni giorno mi dicono che guardano il tennis per me, per mia sorella Venus e per qualche altra giocatrice non staremmo qui a commentare queste dichiarazioni. E non sono soltanto donne ma ci sono anche molti uomini”. 

Moore dal canto suo  cerca di mettere una pezza elogiando il fascino mediatico di Serana e Venus e professandosi ottimista per il futuro della WTA che annovera tra le sue file la Muguruza o la Bouchard all’altezza un giorno di raccogliere lo scettro delle sorelle Williams . (Forse lui spera molto presto! Ndr).

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Serena, tornando sull’argomento, continua: “L’anno scorso la finale femminile degli Us Open è andata sold out prima di quella maschile….Billie Jean King ha aperto tante porte non solo alle tenniste ma alle atlete in generale. Credo che tutte le donne debbano sentirsi offese per queste dichiarazioni”. 

Patrick McEnroe chiede, invece, le dimissioni di Moore. Come del resto Sergiy Stakhovsky che ironizza dicendo: “Non sapevo che Moore si stesse candidando alla presidenza dell’ATP. Pensavo avessimo Kermode per altri tre anni!!

Victoria Azarenka, riferendosi a Moore: “Sei una persona molto triste!

Insomma caro Moore, fossi stato in Italia dove il presidente della federazione calcio chiama mangibanane i calciatori di colore avresti avuto delle attenuanti ma, in America e con l’ambizione di ottenere un upgrade per il torneo che dirigi, dovresti avere la faccia di andarti a nasconderti e dare le immediate dimissioni.

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  1. Diciamo la verità la pensiamo così in tanti se non la maggior parte, me compreso… Il tennis femminile, a parte poche eccezioni e partite, in questo momento storico è spesso noioso, poche varianti, tutte o quasi giocano esclusivamente da fondo campo, la rete la visitano con il contagocce, tutte prediligono i muscoli al gioco di tocco, tutti rovesci bimani pochi Black e variazioni, non me ne vogliano le donne…. Non è una questione di maschilismo ma solamente è puramente una questione di spettacolo… Giocatrici come la Navratilova, Graf etc…. Non esistono e non potrebbero forse esistere in questo tennis in gonnella….. Anche le giovani che si stanno affacciano alle top sono fatte con lo stampino: condizione atletica e tirare tirare tirare sempre più forte e con continuità! Speriamo la Vinci, una delle poche, che giocano un tennis vario divertente scelga di giocare ancora qualche anno e ci riesca a buoni livelli! Cara Serena di cosa di scandalizzi fatti un esame di Coscienza, gridi, urli (anche a punto non concluso non rispettando le avversarie, ricordiamo vari penality point sul tema, vedi con la Stosur), spacchi racchette ancora imbustate alla Bagdatis… Hai mai visto Roger (a parte quando aveva 17 anni) o Rafa fare una cosa del genere? Cambi campo al tie-break dall’altra parte della rete per non incontrare la tua avversaria, è solo per la concentrazione?! Mah… E poi un bel è serio antidoping io glielo farei fare….. Detto questo Dio preservi Roger e che giochi almeno ancora tre/quattro anni… In attesa dei Zverev, Kyrgios (se mette la testa a posto) etc…….

    1. Il tennis femminile che hai descritto. Solo da fondo.niente back.ecc.non è per nulla diverso dal maschile.

    2. Sergiomo Modolo mah…..conosco un signore di nome Federer è già questo potrebbe bastare visto che di lui e Rafa si parlava… Poi se vuoi, ovviamente 100 scalini sotto, ne possiamo trovare altri… Il tennis femminile è no io so (almeno per me)

      1. Carissimo MArco al di la del rispetto verso le donne e l’uguaglianza di diritti erga omnes cui l’articolo era finalizzato che tu comprendi e so avvalori mi permetto di ricordarti, senza scomodare le varie Radwanska&co, le discese a rete di una “ragazzina italiana” di nome Roberta Vinci. Hai ragione quando dici che di Graff e Navratilova ne nascono una ogni tot anni. Come del resto accade anche per i maschietti. un solo Federer negli ultimi vent’anni. Come un solo Sampras come un solo Borg, un solo Panatta! e via, così, andando a ritroso negli annali.

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