E cominciato ieri a Johannesburg il processo a carico dell’ex campione di tennis Bob Hewitt, accusato di aver violentato due ragazze che all’epoca dei fatti avevano meno di 16 anni e di aver tentato una violenza sessuale nel 1984.
La vicenda, che ha avuto una vasta risonanza nel mondo del tennis e non solo, ha letteralmente obbligato la Hall of Fame di Newport a sospenderlo a tempo indeterminato, almeno fino a quando non sarà finito l’iter giudiziario.
Qualsiasi sia la conclusione di questa causa non mi riprenderò mai da queste accuse” ha dichiarato ieri laustraliano naturalizzato sudafricano, career slam in doppio maschile e doppio misto , paragonando il suo caso alle recenti accuse contro il comico Bill Cosby.
Durante le prime fasi del processo, Hewitt, attraverso le dichiarazioni rese dal suo avvocato Terry Price, ha negato con veemenza di aver violentato le sue ex allieve, aggiungendo che le sue accusatrici avevano cambiato le loro dichiarazioni diverse volte durante le varie interviste televisive degli ultimi anni.
Hewitt che ha vinto i titoli di doppio e doppio misto in tutti e quattro i tornei del Grande Slam tra il 1963 e il 1979 e ha giocato con grandi come Billie Jean King, è considerato come uno dei più grandi giocatori di doppio di tutti i tempi potendo vantare nel suo palmares 9 Majors (5 Wimbledon, 2 Australian Open, un Roland Garros e un Us Open), più 6 misti Slam, e una coppa Davis (nel 74, per la Nuova Zelanda).
Un gruppo di manifestanti fuori dalla corte, hanno chiesto l’ergastolo per l’ex tennista
Il primo testimone del processo, Theresa “Twiggy” Tolken, ha spiegato alla corte come Hewitt labbia aggredita sessualmente durante le loro sessioni di coaching e di come labbia violentata in un resort nel 1981.
Fuori dal tribunale, un gruppo denominato “Women and Men Against Child Abuse” ha manifestato , chiedendo l’ergastolo per tutti gli stupratori di bambini.
Momentaneamente epilogo più che amaro per un grande campione di tennis, vi terremo informati sugli eventuali sviluppi di questa triste vicenda.