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IPTL: cambiare per sopravvivere

La terza edizione della International Premier Tennis League si è chiusa con un bilancio alquanto deludente.  Dopo i solenni proclami ed i successi dei primi due anni dati dalla formula vincente nonché dalla presenza delle migliori giocatrici e dei migliori giocatori del circuito che lo avevano reso un appuntamento atteso in una parte tanto particolare della stagione così come è il mese di dicembre l’edizione appena conclusa dell’IPTL ha deluso sotto ogni aspetto: presenza di giocatori (l’assenza di Nadal ma sopratutto quelle improvvise di Roger Federer e Serena Wiliams) e risalto sui media.

PROBLEMI ECONOMICI – Lo  spagnolo  Benito Perez-Barbadillo, responsabile della comunicazione spiega le ragioni delle difficoltà patite quest’anno: “Abbiamo avuto un problema l’anno scorso con uno dei nostri principali contribuenti: il proprietario dei Japan Warrior si è rivelato insolvente. Questo ci ha messo in difficoltà finanziaria.” La International Premier Tennis League, come sapete, è di proprietà dei proprietari di franchising. “Poi – continua lo spagnolo – la situazione politica a Manila (che ha impedito la partecipazione dei Philippine Maveriks) e quella  economica in India, dove è in atto  un processo di demonetizzazione che ha messo in ginocchio il paese hanno dato il colpo di grazia”. Tanto è che l’edizione 2016 era in forse fino all’ultimo minuto e, parecchi giocatori, si sono lamentati per il mancato pagamento dei compensi.

LE ASSENZE – “Rafa aveva deciso già prima di non giocare – dice Perez- Barbadillo -, in seguito al suo infortunio ed alla sua decisione di chiudere la stagione in anticipo per recuperare pienamente.”  Se di Rafa si sapeva sono state ben altre, infatti, le assenze determinanti. I forfait di Roger Federer e Serena Williams farebbero perdere l’interesse anche per una prova del grande slam figuriamoci per un circuito come l’IPTL. “Roger Federer e Serena Williams, invece, avevano confermato la loro presenza, ma hanno rinunciato nelle ultime 48 ore! Con loro abbiamo un impegno verbale per gli anni futuri. Riconosciamo l’importanza di avere le più grandi star con noi”.  Molti sono stati quelli che hanno avuti rimborsato il biglietto. Ma si sa, i biglietti sono il male minore. I problemi sorgono con gli sponsor televisivi.

BISOGNA CAMBIARE – Perez- Barbadillo dice comunque di crederci e di essere fiducioso per il futuro. “Noi ci crediamo comunque. Molte persone pensavano che non saremmo stati in grado di riprenderci, ma siamo qui, questa è la buona notizia. In futuro, tuttavia, dovremo migliorarci se vogliamo sopravvivere.  KPMG, l’agenzia di revisone dei bilanci ci aiuterà a costruire un nuovo “business plan” per essere finanziariamente più stabile per gli anni a venire. Ovviamente non siamo felici come negli anni precedenti. Ma si combatte e non è finita”.

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Fabrizio Messina

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