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Jack Draper su Jannik Sinner: “Non merita l’odio che riceve”

Un rientro atteso dopo mesi di silenzio

Jannik Sinner si prepara a tornare nel circuito ATP dopo tre mesi di sospensione, e lo fa con il sostegno di chi lo conosce davvero. Tra questi c’è Jack Draper, giovane talento britannico e amico di lunga data del campione altoatesino, che ha voluto esporsi pubblicamente per difendere il collega e restituirgli un’immagine limpida, spesso offuscata da commenti ingiusti.

La sospensione, arrivata in seguito a un accordo con la WADA dopo due test antidoping positivi al clostebol, aveva fatto molto discutere. Un’indagine indipendente aveva stabilito che si trattava di una contaminazione involontaria: il farmaco era contenuto in uno spray usato dal fisioterapista di Sinner per curare un taglio alla mano. L’accordo con la WADA ha previsto una squalifica di tre mesi che termina proprio in tempo per permettere all’azzurro di rientrare agli Internazionali d’Italia, senza saltare nessun torneo dello Slam.

L’amicizia con Draper e gli allenamenti a Montecarlo

In questo periodo lontano dalla competizione, Sinner ha continuato ad allenarsi lontano dai riflettori, rientrando gradualmente nei ritmi del circuito. Dopo il primo mese di sospensione, in cui non poteva accedere a strutture ufficiali, ha ripreso ad allenarsi regolarmente, scegliendo Montecarlo come base.

Ed è proprio sui campi del Monte-Carlo Country Club che Draper ha raggiunto l’amico per una sessione di allenamenti intensivi di tre giorni, su terra rossa. I due si conoscono dai tempi delle giovanili e hanno giocato insieme anche in doppio. Draper, dopo una sconfitta al terzo turno del torneo monegasco, cercava un compagno per prepararsi meglio in vista dei prossimi impegni: “Sapevo che Jannik era disponibile e a Montecarlo sulla terra, quindi ci siamo organizzati con la sua squadra per allenarci insieme. Se devi allenarti con qualcuno, deve essere il migliore del mondo, giusto?”

Nonostante il periodo di pausa, Sinner ha mostrato un livello di gioco altissimo: “Ha avuto un po’ di tempo libero, ma gioca ancora a un livello incredibile”, ha sottolineato Draper, aggiungendo che la presenza dell’italiano è mancata nel circuito.

Un sostegno pubblico e convinto

L’amicizia tra i due va oltre il campo. Draper ha raccontato di aver ricevuto messaggi di incoraggiamento da parte di Sinner durante i suoi infortuni e di aver condiviso momenti anche fuori dal tennis, come quando l’azzurro gli insegnò a cucinare la pasta. Non sorprende quindi che il britannico si sia fatto avanti per difendere l’amico da chi continua a metterne in dubbio l’integrità.

“Quando mi chiedono di Jannik, dico sempre la verità: è una persona genuina e un giocatore incredibile”, ha dichiarato in un’intervista con la BBC e The Guardian. “È un ragazzo di buon cuore, un buon essere umano. Non merita nulla dell’odio che riceve. In questa situazione sono sicuro che non avesse la minima idea di quanto accaduto. A volte, nella vita, si commettono errori”.

Un’opinione che contribuisce a spegnere le polemiche, soprattutto quelle nate per la tempistica della squalifica, giudicata da alcuni “troppo comoda” per permettere a Sinner di non perdere i grandi appuntamenti. Draper, invece, non ha dubbi: “È importante che la gente conosca il vero Jannik”.

Un rientro sotto i riflettori

Il ritorno di Sinner, previsto per il 5 maggio agli Internazionali d’Italia, sarà inevitabilmente uno degli eventi più attesi della stagione. A soli 23 anni, l’altoatesino ha già vinto tre Slam ed è il numero uno al mondo. Il caso doping, sebbene risolto, ha sollevato interrogativi sul funzionamento della giustizia sportiva e sulle percezioni del pubblico. Ma chi ha avuto modo di conoscerlo da vicino, come Draper, lo difende a spada tratta.

In un mondo dove il giudizio è spesso rapido e superficiale, le parole di Draper riportano umanità e prospettiva: un invito a guardare oltre il clamore e a riconoscere il valore umano oltre quello sportivo. E ora, per Sinner, è tempo di lasciarsi alle spalle le polemiche e tornare a fare ciò che gli riesce meglio: vincere.

Redazione Tennis Circus

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