ANNI DIFFICILI E DURI – Se gli si chiede che cosa rimane del giocatore che vinse gli US Open nel 2009 dice” Penso che la voglia di giocare a tennis ci sia ancora come pure la disponibilità a fare duri allenamenti per migliorare. Il mio gioco oggi non può essere paragonato a quello di una volta. Per me questi due anni sono stati molto difficili e duri, non solo in quanto professionista ma anche come persona. Adesso guardo le cose in un’altra prospettiva e mi diverto molto a competere di nuovo. L’anno scorso sono stato molto vicino a ritirarmi”
POCHI TORNEI MA MOLTE VITTORIE – Gli è stato chiesto che cosa pensi riguardo a mettere degli impianti al polso dopo tutti i vari infortuni.” Come tutte le cose penso che alla fine dovrò trovare una soluzione definitive. E’ anche vero però che il polso mi ha dato i migliori momenti della mia vita, e mi ha permesso di raggiungere il secondo turno in uno Slam dopo due anni di inattività. Anche se ho giocato pochi tornei ho vinto un buon numero di match. Sono positivo per il futuro.
KYRGIOS E ZVEREV PERICOLOSI MA MI PIACCIONO – Infine gli hanno chiesto che cosa lo abbia sorpreso di più nel circuito negli ultimi due anni dice “Non so se è un bene o un male, ma ciò che più mi ha colpito è che sono sempre gli stessi giocatori a vincere i titoli Slam. La cosa complicata in uno Slam è battere Djokovic, Murray e Federer. Stanno crescendo però anche delle nuove leve, come Kyrgios, Zvererv e Fritz. Possono diventare molto pericolosi, ma mi piacciono