Va da sé che ora, con il duplice forfait di Federer e Nadal al Roland Garros, il torneo parigino ha perso molto di quell’appeal che aveva ad inizio torneo. E se il ritiro dello svizzero non era così impronosticabile viste le ultime uscite stagionali, quello di Nadal ha sorpreso un po’ tutti, soprattutto perché era reduce da ottime settimane sulla terra.
SORPRESE – Ultima proprio quella di Roma, dove era riuscito a mettere in seria difficoltà un mostro sacro come Djokovic, dopo tempo immemore (l’ultima vittoria del maiorchino negli scontri diretti risale al 2014, proprio nella finale dello Slam parigino). Il suo ritiro condiziona inevitabilmente quello che potrà essere il proseguo nel torneo, ora che ci avviamo al giro di boa del secondo Slam della stagione. Il passaggio agli ottavi di Granollers-Puyol darà occasione ai vari Thiem e Zverev di raggiungere i quarti del torneo francese, offrendo una semifinale a Djokovic più che alla portata, o comunque così dovrebbe essere.
GLI OSTACOLI – Sulla carta, il favorito ad affrontare il serbo nel penultimo atto del torneo dovrebbe essere Tsonga, che una volta battuto Gulbis potrebbe affrontare ben due dei tre giovani più in forma di questo periodo. Stiamo parlando di Goffin, Thiem o Zverev, con i primi due maggiormente in lizza per un ruolo di outsider. Il belga ha già dimostrato di saper mettere alle corde il campione di Belgrado, ma l’impressione è che in cinque set il numero uno del mondo la spunti senza troppi problemi. Semifinale pressoché archiviata per lui, che per raggiungerla non dovrebbe neanche ricorrere ai set finali. Questo perché, nonostante 5 teste di serie alloggino nel suo quarto di tabellone, esse non sembrano, almeno in apparenza, poter insidiare il suo cammino verso la semifinale.
VERSO LA STORIA – Il suo principale avversario verso il trionfo sarà costituito da Andy Murray, ma se si guarda il suo tabellone, permetteteci di prendere qualche riserva su un suo approdo all’ultimo atto, o almeno considerare il fatto che i suoi avversari gli potranno dare veramente filo da torcere. A meno di eventuali sorprese nella metà superiore di tabellone, il ritiro di Nadal sembra aver spianato la strada quantomeno alla finale per Djokovic. Starà poi al serbo mantenere i nervi saldi per conquistare il titolo, l’unico Slam che gli manca per entrare definitivamente nella storia e continuare a inseguire il record di Roger Federer.