[tps_title] Novak Djokovic ed un’imbattibilità illusoria [/tps_title]
Sembrerebbe difficile a dirsi. Anche molto difficile scovare qualsiasi punto debole nel gioco del serbo, vero e proprio dominatore delle scene, indiscusso talento della disciplina e sportivo ammirevole. Se dovessimo puntare il dito su qualcosa, sarebbe sicuramente il gioco di volo, che è èer Nole un punto debole da sempre. Il serbo ha sempre cercato di migliorare questo colpo reclutando anche diversi specialisti, ma i risultati ottenuti presentano tutt’ora delle lacune. Con Becker è migliorato molto, ma non è comunque riuscito a colmare quel “gap” con il resto dei suoi corpi, ormai quasi perfetti. Un altro dei punti deboli di Djokovic, non legato al suo tennis, è l’eccessivo calore che gli fa perdere molte energie durante le fasi di gioco. Se la partita si gioca in condizioni di umidità ed alta temperatura, come è accaduto nella semifinale degli US Open 2014 contro Nishikori o nel 2014 al Roland Garros finale contro Nadal, è lui il primo a risentirne.