E’ stata una delle più grandi e sentite rivalità di tutti i tempi. E presto diventerà anche un film. Pochi giorni fa è stato annunciato che nel 2017 uscirà nelle sale un biopic su John McEnroe e Bjorn Borg, che per anni si sono contesi la prima posizione mondiale e ben quattro finali Slam. McEnroe sarà impersonato dal 30enne Shia LaBeouf, divenuto famoso e apprezzato in tutto il mondo grazie a ruoli in film di successo come Transformers e Nymphomaniac. L’attore svedese Sverrir Gudnason intepreterà invece Borg. Presente anche Stellan Skarsgård, nei panni di Lennart Bergelin, ex tennista e allenatore di Borg dal 1971 fino al 1983, anno del suo ritiro, dopo aver vinto 11 titoli Slam. Il film, diretto dal regista danese Janus Metz Pedersen, si svolgerà tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo.
LA PIU’ GRANDE DI TUTTE – Tanti sono i momenti scolpiti nella storia, a partire da quell’indimenticabile tie-break nel quarto set della finale di Wimbledon 1980, finito 18-16 in favore dello statunitense. Borg avrebbe vinto la partita 8 a 6 al quinto, ma quel match, col senno di poi, sancì l’inizio della fine per l’Orso svedese, che avrebbe lasciato il posto alla vetta al più giovane rivale, che non a caso lo sconfisse nelle successive finali Slam: due volte agli Us Open (1980 e 1981) e l’anno seguente sul Centrale di Londra. L’ascesa di McEnroe coincise con la caduta di Borg, che si ritirò a soli 26 anni dopo un dominio incontrastato. Fiumi di parole si sono scritte sulla rivalità Borg vs McEnroe, che ha infiammato i cuori e gli animi di tanti appassionati. Tifare per John o per Bjorn non era solo una scelta tra due giocatori dallo stile di gioco e dal carattere completamente opposto (calmo e granitico lo svedese, inquieto e ribelle SuperBrat); entrambi, in un certo senso, rispecchiavano due diverse visioni dello sport e del mondo, e le loro battaglie erano molto di più che un semplice gioco di racchette e palline. La stessa cosa sarebbe successa per Agassi e Sampras, quindi per Federer e Nadal, ma forse mai raggiungendo una simile intensità di un duello che ha trasceso la contingenza per diventare icona immortale.
MCENROE: “POTREBBE ESSERE DIVERTENTE” – L’idea di un film su Borg contro McEnroe senza dubbio entusiasma, ma viene da chiedersi se il regista e gli attori saranno in grado di trasporre degnamente su pellicola le gesta di due simili campioni. Il primo ad essere scettico è proprio McEnroe: “Non so se hanno deciso di fare il film senza chiedere nessun parere a me o a Bjorn”, ha dichiarato l’ex n. 1 del mondo a Variety. “Non mi pare che siano interessati a parlare con me: non mi hanno ancora detto niente e già hanno iniziato a fare le riprese! Non so, forse si sono rivolti a qualche mio amico”, ha spiegato McEnroe, un po’ risentito. Il campione nato a Wiesbaden non ha nascosto le sue perplessità sulla credibilità degli attori: “Come accidenti fa un attore a stare in campo? Si vede subito che è finto e che non hanno mai preso una racchetta in mano. Spero che si concentrino sugli eventi fuori dal campo, a meno che non usino materiale di repertorio. Forse sarebbe meglio”. Il vincitore di 7 prove Slam si è poi mostrato più ottimista: “Potrebbe essere anche divertente: se lo fanno bene, sarà sicuramente fico. In sincerità io ricordo a malapena cos’è accaduto 36 anni fa, quando ne avevo appena 21”. La scelta di Shia LaBoeuf, per impersonare John, potrebbe essere azzeccata: “Molto probabilmente è pazzo, quindi può funzionare”. Impietosa la sentenza finale, da vero SuperBrat: “Fino a ora non ho mai visto un solo film decente sul tennis. Tutti quelli che han fatto erano terribili!”.