Se tutto va bene, l’Accademia di Rafael Nadal a Manacor, i cui lavori sono ancora in corso, sarà pronta per il mese di maggio del 2016. Il tennista maiorchino ha fatto da guida a una visita dei giornalisti di Sky Sport e ha spiegato loro come funzionerà la struttura una volta completata e attivata.
Un edificio ospiterà fino a un massimo di 140 bambini che, dopo lo studio e l’allenamento, potranno dormire e riposare. Al pian terreno di questa struttura ci sarà la scuola così che i ragazzi potranno proseguire gli studi mentre si allenano per diventare i tennisti del domani. “Per me – spiega Rafael – costruire un’accademia non è un modo per lasciare una mia traccia, una mia eredità, quanto un modo per aiutare i ragazzi delle nuove generazioni a diventare giocatori migliori”.
Tutto questo in un contesto suggestivo che solo un’isola come Maiorca può offrire. Uno dei posti migliori in cui vivere. Almeno secondo Rafa Nadal: “Tutta la gente che amo vive qui, la mia famiglia, i miei amici, la mia ragazza. Ho molti cugini qui e mi piace passare il tempo con loro, ho ottimi rapporti con i miei zii e poi c’è mia sorella…insomma, per me è difficile immaginare un mondo in cui non posso vivere di queste cose. Stiamo su un’isola, abbiamo il mare e mi piace molto andare a pesca. Per questo credo che, considerando tutte queste cose, vivere qui sia il massimo”.
Un giornalista di Sky Sport gli chiede se sia il caso di cambiare qualcosa o qualcuno intorno a lui e Rafa risponde: “Ho bisogno di essere il giocatore che ero prima, quindi sì devo cambiare qualcosa ma sono io l’unico che deve cambiare e non la gente che mi sta intorno”. E alla domanda se tornerà a vincere un torneo dello Slam, lo spagnolo è fiducioso: “Non lo so, spero di sì. Vedremo se sarò capace di controllare di nuovo le mie emozioni. Se ci riuscirò, e credo di sì perché mi sento molto meglio ora, sarò capace di recuperare il mio livello di tennis”.