L’angolo delle stats: negli ultimi 20 anni è stata più forte l’Europa o il Resto del mondo?

Ieri si è conclusa la Laver Cup, manifestazione che ha messo di fronte i campioni dell’Europa e il resto del Mondo. Analizzando i partecipanti abbiamo visto che la qualità era altissima, sia come classifica, sia come prestigio, compresi i coach (Borg e McEnroe). Molti di loro sono stati (o lo sono attualmente) numeri 1 del mondo.

Negli ultimi 20 anni (1997-2017) abbiamo avuto questa situazione al vertice:

Numeri 1 Europa Resto del mondo
Marcelo Rios X
Pete Sampras X
Carlos Moya X
Evgenij Kafelnikov X
Andre Agassi X
Patrick Rafter X
Marat Safin X
Gustavo Kuerten X
Lleyton Hewitt X
Juan Carlos Ferrero X
Andy Roddick X
Roger Federer X
Rafael Nadal X
Novak Djoković X
Andy Murray X

Abbiamo 8 numeri 1 europei e 7 dal resto del mondo. Diciamo che le percentuali si equivalgono. Ora proviamo ad analizzare la top 10 maschile per decadi come, e se, è cambiata di tanto la situazione fra Europa e resto del Mondo.

Europa top 10 (E) Mondo top 10 (W) n.1
1997 6 4 Sampras (W)
1998 6 4 Sampras (W)
1999 4 6 Agassi (W)
2000 6 4 Kuerten (W)
2001 5 5 Hewitt (W)
2002 7 3 Hewitt (W)
2003 5 5 Roddick (W)
2004 4 6 Federer (E)
2005 4 6 Federer (E)
2006 6 4 Federer (E)

Ora guardiamo la decade successiva.

Europa top 10 (E) Mondo top 10 (W) n.1
2007 7 3 Federer (E)
2008 7 3 Nadal (E)
2009 8 2 Federer (E)
2010 9 1 Nadal (E)
2011 9 1 Djokovic (E)
2012 9 1 Djokovic (E)
2013 9 1 Nadal (E)
2014 8 2 Djokovic (E)
2015 9 1 Djokovic (E)
2016 8 2 Murray (E)

Dunque, la prima considerazione da fare è che nella prima decade (1997-2007) c’è un equilibrio fra le due parti col 53% di presenza europea e il 47% del resto del mondo. Ma se guardiamo il numero 1 del mondo in questi anni troviamo una prevalenza opposta col risultato di 7 a 3 per il resto del mondo.

Nella decade successiva (2007-2017) le cose cambiano. La prevalenza dell’Europa è nettissima con punte di 9 a 1, ed in pratica dall’era Federer non abbiamo più avuto un numero 1 dal resto del mondo (l’ultimo è stato l’americano Roddick nel 2003). Qui la percentuale è del 17% resto del mondo contro l’83% europeo, merito soprattutto dei “fab four”.

Questo è dovuto soprattutto al declino del tennis americano dal dopo Sampras/Agassi in avanti. Qualche spiraglio dal Sud America (Kuerten, Del Potro, Rios) e dall’Oceania (Hewitt, Rafter) e piccoli momenti dall’Asia (Nishikori).

Marco Catalano

Recent Posts

Joao Fonseca, il predestinato: “Voglio affrontare Djokovic al Roland Garros”

Il mondo del tennis sta assistendo alla nascita di una nuova stella. Il suo nome…

20 ore ago

Boris Becker designa il suo pupillo per il futuro: è Arthur Fils

Un’edizione speciale dei Laureus tra stelle consacrate e nuovi talenti La 25ª edizione dei Laureus…

21 ore ago

Ruse-Kostovic, scintille a Madrid: tensioni in campo e fuori tra le due tenniste

Il torneo di Madrid 2025 si è aperto con un episodio destinato a far discutere.…

21 ore ago

Sinner pronto al ritorno, Nadal lo difende: “È innocente, caso chiuso”

Il ritorno atteso di Jannik Sinner Jannik Sinner si prepara a tornare in campo dopo…

21 ore ago

Atp Madrid, debutto nel main draw per Cinà, Cobolli e Fognini. Gli orari e dove vedere i match

Si accendono i riflettori sulla Caja Mágica di Madrid, dove prende il via il tabellone…

22 ore ago

Carlos Alcaraz in dubbio per Madrid, oggi la decisione

Un'attesa carica di speranza nella capitale spagnola Carlos Alcaraz è arrivato a Madrid con il…

23 ore ago