Il personaggio di cui vi parleremo oggi si chiama Joshua Ward-Hibbert, ragazzone britannico classe 1994 di un metro e novantasei di altezza. Perché scrivere di lui? Semplice, il suo lo si può definire tranquillamente uno “strano caso” che andremo ad analizzare nelle righe seguenti.
Nel 2011, Ward-Hibbert si è fatto conoscere dal pubblico per il suo maestoso servizio che è arrivato quasi a sfiorare i 213 chilometri orari di potenza. Wimbledon ne fu entusiasta. Più abile in doppio che in singolo, tra i suoi migliori risultati ricordiamo la vittoria negli Australian Open di quattro anni or sono assieme al connazionale Liam Broady (in semifinale eliminarono un certo Nick Kyrgios). Approdato tra i major, il ragazzo non è mai riuscito particolarmente a distinguersi.
Arrivati qui, vi starete sicuramente domandando il perché di Ward-Hibbert. Cosa ha attirato la nostra attenzione? Ebbene, lo strano caso citato qualche riga fa riguarda il dilemma esistenziale che affligge ogni sportivo quando eccelle in più sport. Calcio o basket? Calcio o tennis? Tennis o basket? Per citarne giusto due, anche campioni del calibro di Roger Federer e Rafa Nadal hanno avuto dubbi importanti prima di prendere la giusta decisione.
“E ‘stato molto difficile decidere tra il tennis o basket, ma ho preso la decisione migliore secondo me – ha confidato ad Hoopsfix.com -. E’ stata una decisione difficile quella di abbandonare la racchetta, ma ora ho intenzione di praticare uno sport che amo di più. Ci vorrà del tempo, sono contento di come sta andando“, ha infine dichiarato.