Patrick Mouratoglou: “Il coaching in campo a Serena? Mi rifiuto per non renderla più debole”

Patrick Mouratoglou racconta il rapporto con Serena Williams, aneddoti, opinioni e obiettivi per il futuro.

Patrick Mouratoglou parla di Serena Williams di cui è allenatore, e la definisce la giocatrice più forte di tutti i tempi, e nelle sue dichiarazioni, riporta anche di aneddoti curiosi, come quando afferma di aver rifiutato più volte, di fare coaching, nonostante Serena glielo avesse chiesto.

“Ho rifiutato perché penso che l’ avrei resa più debole, se fosse arrivata a convincersi che per vincere le partite le fosse servito l’ aiuto esterno di qualcuno”.

Inoltre nelle prove del Grande Slam i coaching sono vietati, e Mouratoglou ha sempre cercato di abituare Serena a uscire da sola dai momenti complicati dei match, tentando di migliorare la sua mentalità. Il coach francese è stato l’ artefice del ritorno prorompente dell’americana,  che dopo il 2002 è tornata a vincere uno Slam a distanza di 10 anni, quando centrò il successo a Parigi, il primo di altri otto trionfi nel circuito Major, sotto la gestione Mouratoglou.

Alla domanda “Serena è la più grande di sempre?“, non c’ è nessun dubbio: “Certo che si,  mentalmente è  la giocatrice più forte di sempre, è la più potente di sempre, e ha il miglior servizio del circuito. Vince degli Slam da 17 anni, e si è dovuta confrontare con tante giocatrici diverse, trovando sempre il modo di superarle, a 34 anni  è ancora la numero 1 del mondo, una capace di vincere quattro Major consecutivi.

Day+Eight+Championships+Wimbledon+2015+JszRnGQQL0Ll

Ma il merito è suo, lei era un opera d’ arte già formata, io ho solo dovuto scalfire poche cose, ho cercato di darle uno schema di gioco e un piano diverso, a seconda delle avversarie che doveva incontrare, cosa che prima non aveva, per il resto ci pensa lei”.

“Serena è una che negli ultimi sei anni ha perso solo 26 partite, ed ogni volta è una notizia, come l’ ultima allo US Open, che ha fatto diventare terribile un anno che fino a quel momento era stato perfetto. Di quella sconfitta mi assumo le mie responsabilità, anche se lei non ha giocato il suo tennis migliore, era a due partite dalla storia, e lo stress e la pressione erano ad alti livelli, e probabilmente avrei dovuto parlare di più con lei per cercare di aiutarla a convivere meglio con quel clima”.

Ora la Williams svolgerà sei settimane di allenamenti presso l’ accademia di Mouratoglou a Nizza, in preparazione alla prossima stagione, e se l’ anno scorso i giornalisti diedero del pazzo al coach, quando dichiarò che l’ obiettivo del 2015 era realizzare il Grande Slam, si preparino al bis, perché per il 2016 l’ obiettivo non è cambiato.

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