Passati ormai due giorni dalla finale di Madrid ci si chiede se Murray è finalmente pronto per competere sulla terra rossa. Una cosa è certa: lo scozzese ha pienamente superato i problemi fisici che aveva lo scorso anno e ha trovato un ottimo feeling con la sua allenatrice Amelie Mauresmo che gli sta dando tanto sia dal punto di vista tecnico facendogli giocare un tennis meno attendista e più propositivo che da quello mentale con un Murray che in campo non molla nessun punto anche se all’apparenza a volte può apparire svogliato e con una scarsa attenzione.
E’ tempo ora di tirare le somme in vista del Roland Garros e lo facciamo con una serie di risposte che Murray ha dato ai giornalisti dopo il suo primo trionfo in un mille sulla terra rossa.
DOMANDA: Come ti spieghi di essere riuscito a battere Nadal sulla terra rossa?
RISPOSTA: Già in altre occasioni ho avuto modo di combattere con Nadal e fare buone partite ma è sempre mancato il risultato, credo che la vera differenza sia stata dal punto di vista della continuità. Anche quando lui nel secondo set è salito di colpi cominciando a giocare meglio sono stato capace di rimanere li e alzare anche io il mio livello per tenergli testa e Rafa ha cominciato a fare errori che di solito non commette.
D: Quanto ha influito il tuo matrimonio in questo ottimo periodo?
R: Essere sereni fuori dal campo è molto importante e ti permette di allenarti serenamente e scendere in campo sempre con tanta voglia di sacrificarti ed allenarti. Devo ammettere che ha avuto un influenza molto positiva sul mio gioco dato che sono piu tranquillo e sono molto felice.
D: Quali sono i meriti di Amelie Mauresmo per questa vittoria ottenuta sulla terra, quali benefici ha apportato al tuo tennis?
R: Quando ho cominciato a lavorare con lei, dopo Wimbledon lo scorso anno ero fuori dai primi dieci. Adesso sono di nuovo numero tre del mondo e ancora non ho avuto problemi fisici, e per questo devo ringraziare tutto il mio staff. Amelie ha avuto sicuramente una grande influenza ma è tutto il mio staff mi ha fatto cambiare modo di vedere le cose e allenarmi e come gestire il mio corpo. DI questo devo ringraziare tutto lo staff non solo la Mauresmo.
D: Rafa Nadal, nove volte vincitore del Roland Garros, resta ancora il favorito?
Uno che in carriera ha perso un solo incontro sul centrale del Roland Garros non può che essere il favorito anche se rispetto agli altri anni il gap è minore credo che Rafa con un paio di settimane di lavoro ed un buon torneo a Roma possa tornare a essere competitivo ed il favorito d’obbligo del torneo.
Insomma un Murray proiettato già al secondo slam stagionale. Quello che verrà sarà forse il Roland Garros più incerto degli ultimi anni, dove vari giocatori sembrano poter dar filo da torcere a Rafa. Quello che abbiamo visto a Madrid è un grande Murray, che di sicuro Djokovic a parte è il giocatore più forte di questo inizio di 2015. Ne vedremo delle belle gia a partire dal finale di questo torneo di Roma dove lo scozzese esordirà contro l’ostico Chardy!