Nishikori come Agassi: “Mancanza di concentrazione dopo il terzo set, non ero al 100%. Paire ha meritato”

L’acquolina in bocca era già venuta a tutti. Il remake della finale dello scorso anno, cioè quella tra Kei Nishikori (4) e Marin Cilic (9) era più di una semplice ipotesi campata per aria. Ma non accadrà. Il tennista giapponese è stato piegato, a sorpresa, dal transalpino numero 41 del Mondo, Benoit Paire, che in un match molto tirato e combattuto lo ha sconfitto al quinto set. E a ventiquattro anni dall’ultima volta, la statistica dice che anche allora il vice campione del torneo, André Agassi, venne battuto al primo turno da Aaron Krickstein. Un harakiri tecnico che sa più di kamikaze per la classifica Atp: il quarto posto occupato è ora un miraggio. Sceso al quinto posto dopo la sconfitta, Kei potrebbe scendere in settima posizione se Thomas Berdych arriverà almeno agli ottavi e se Rafa Nadal taglierà per primo il traguardo come già accaduto nel 2010 e nel 2013.

E’ stata una lunga partita e non è mai facile – spiega nella conferenza stampa di fine partita -, avevo la possibilità del dritto ma non ho potuto farlo. Così ci è voluto un po’ di tempo per riorganizzarmi; non dovrei, in realtà, pensar troppo“. Eppure la partita non era iniziata male: dopo aver perso il primo set per 4-6, il nipponico si era ricompattato e aveva ripreso a martellare l’avversario. Lo dimostrano i successivi due set vinti per 6-3 e 6-4. Ma al “Louis Armstrong Stadium” deve esser successo qualcosa di particolare, e a dimostrarlo sono i numeri dell’incontro: con 146 km/h il rovescio era più forte, l’ace a 234 km/h è stato terrificante; 160 punti a 156 non sono bastati per aver la meglio del francese. “E’ più merito suo – sottolinea Nishikori -, ma io non ho giocato al 100%“. Concentrazione persa – come ammesso da lui stesso – e Paire inizia la rimonta. Fa suo il quarto set e annulla due match point al rivale, chiudendo sull’8-6 il quinto e decisivo set. Ventuno ace e più vincenti – 64 a 34 – certificano la conquista del secondo turno, sfida che avverrà contro il turco Marsel Ilhan che si è sbarazzato del ben più noto ceco Radek Stepanek.

Tra gli altri incontri in programma, il già citato Cilic e Serena Williams hanno ottenuto la qualificazione sconfiggendo rispettivamente Guido Pella e Vitalia Diatchenko – quest’ultima annientata per 6-0 nel primo set ha dovuto rinunciare all’incontro quando era sotto di due punti a zero -. Bene Nadal contro il diciottenne croato Borna Coric; lo spagnolo si è dichiarato “felice di esser tornato” dopo l’assenza della scorsa edizione e ha accusato “problemi di disidratazione per via della notte afosa” giustificando così “il molto sudore del match“.

Fonte: Espn. go. com

Mirko Di Natale

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