Dopo lo scoppiettante match in semifinale contro Gael Monfils, che ha, se possibile, messo in dubbio più di prima la vittoria di Djokovic in finale, anche un record che attualmente appartiene a John McEnroe rischia di sfumare per il 12 volte campione Slam.
OCCHIO AL RECORD – Si tratta di quello dei giochi disputati nell’intero arco del torneo di uno Slam. Il numero da non superare è 150 e il tennista di Belgrado attualmente si trova a 118. 32 giochi di differenza che in una combattuta finale potrebbero essere abbondantemente superati, non permettendo a Nole di entrare nella storia anche con questo record. Difatti, con un Wawrinka come visto stanotte è difficile immaginare un semplice epilogo, e come la storia ci insegna, lo svizzero in più occasioni è riuscito a metterlo in difficoltà.
LA STORIA SI RIPETE – Ma Djoko è l’unico che con tre ritiri in tutto il torneo ha risparmiato preziose energie. Ma due anni fa fu proprio Wawrinka a sfruttare il ritiro di Andrey Golubev nel primo turno e il forfait di Vasek Pospisil al terzo. Tre anni prima Nole approfittò del ritiro di Tipsarevic e in seconda battuta di Niland. E ovviamente nel ’79 fu McEnroe, che poi stabilì il record, a beneficiare del ritiro di Lloyd e Dibbs nel terzo turno e nei quarti.
MR. FORTUNA – Ma c’è anche chi, chiedere a Lendl per informazioni, è riuscito ad alzare il trofeo di uno Slam al cielo senza battere il finalista sul campo. Era il lontano 1990, quando il ceco superò Edberg in quel di Melbourne senza completare il match. Stesso torneo anche per Agassi, Courier e Ashe, che in tre edizioni diverse approdarono in finale più riposati, visto che il loro sfidante in semifinale non riusci a completare il match.
Statistiche: BranchStats di Luca Brancher
1 comment
Nole avrebbe voluto giocare e avrebbe fatto a meno delle concessioni avversarie in merito ai ritiri. Lui vince sul campo indiscutibilmente. Ancora non ne siete convinti?