In questa settimana di tennis l’avvenimento che più sposta il mondo dei media e quello dei social è il comportamento maleducato di Kyrgios che nel tentativo di destabilizzarlo ha confessato al malcapitato Wawrinka che la sua donna ha ricevuto particolari attenzioni dal suo connazionale Kokkinakis. Kyrgios è riuscito in una sola frase a mettersi contro tutto il mondo del tennis. Certo che le pressioni per un ragazzo così giovane sono davvero tante ma arrivare a tanto non è la strada giusta per diventare un top 5 a meno che non si abbia il talento di McEnroe, ma non mi pare questo il caso.
Anche il numero 1 del mondo Nole Djokovic ha detto la sua su questo spiacevole episodio: “L’australiano ha meritato la multa e spero che con il tempo impari a comportarsi in modo diverso. Molti giocatori hanno diversi problemi da affrontare durante la partita e gestirsi non è la cosa più facile da fare ma è importante mantenere i valori di questo sport. L’hanno multato, se l’è meritata e credo che questo gli faccia bene. Spero che questo non accada di nuovo. Quello che voglio dire è che tutti i giocatori attraversano vai momenti in una partita. A questo livello, quando il confronto è duro ci si espone ad emozioni limite. Questo però non deve consentirti di giustificare tutto quello che si dice e si fa soprattutto senza rispetto per il proprio avversario.”
Novak spera che Nick, sotto l’ala protettrice di Hewitt riesca ad apprendere dall’ex numero 1 del mondo come incanalare positivamente le sue emozioni e renderle energia positiva invece che negativa durante l’incontro. In questo Hewitt è stato forse il migliore di sempre. Continua Nole:”Kyrgios è giovane, e sicuramente uno dei giocatori più interessanti del circuito. Il suo livello di gioco è molto elevato data la sua giovane età e personalmente non ho nessun problema con lui ma nel circuito si deve avere rispetto per gli altri giocatori.
Kyrgios è stato multato di 10.000 dollari e ha potuto giocare contro Isner, venendo poi eliminato. La ATP ha commentato che non scarta la possibilità di punire ulteriormente l’australiano nei prossimi giorni.
A pacare gli animi ci ha pensato il fratello di Nick, Christos Kyrgios, che con modi di fare da lord ha twittato testuali parole: “Non mi interessa se alla ragazza piaccia il c.., che saltasse addosso a Kokki e poi a Stanislas, tutto quello che so è che Nick gli stava facendo il c….” continuando poi con “il ca..one è fortunato che non sono stato li altrimenti si sarebbe ritirato dai prossimi tre quattro tornei”. Insomma vediamo come l’entourage di Kyrgios non sia un oasi di educazione.
Anche Rossett ha voluto dire la sua sull’episodio dicendo come il problema sia generazionale e cioè che i nuovi sportivi di oggi sono ragazzini viziati, strapagati e che senza aver ottenuto grandi risultati si sentono i re del mondo e che l’ATP dovrebbe seriamente prendere in considerazione la possibilità di parlare con questo giocatore e cercare di farlo ragionare. L’unico a difesa di Kyrgios è il suo capitano di Davis Massur, il quale ha dichiarato che il problema è quello dei microfoni in campo, secondo lui Kyrgios stava borbottando e non cercava il confronto. Una bella arrampicata libera sugli specchi.
In tutto ciò questo è un episodio da mettere alle spalle e pensare ai bellissimi quarti di finale odierni in attesa che Nick limi li suo carattere e lasci esplodere tutto il talento naturale di cui è a disposizione.