“E’ normale avere delle oscillazioni, degli alti e bassi, nella propria carriera, però se c’è qualcuno che può tornare, è lui. Basta vedere la sua storia tennistica”, ha detto il serbo dopo aver vinto il sesto titolo a Pechino, il quarto consecutivo.
“I risultati dimostrano che non è più lo stesso di prima in questi ultimi due anni, commette troppi errori”, ha analizzato Djokovic, che segnala che “Nadal sa quello che serve per tornare ai massimi livelli, e continua a lavorare duro, e poi è anche uno di quelli che lavora di più nel circuito”.
Il serbo, a cui hanno domandato più di Nadal che di sé stesso in conferenza stampa, ha detto che “dopo 10 anni incredibili, in cui è riuscito a vincere almeno uno Slam all’anno, quando lo spagnolo ha iniziato a non vincere più, o non è tra i primi cinque, la gente inizia a parlare di lui, facendogli perdere fiducia in campo”.
“Però rimane sempre uno dei migliori giocatori che abbia mai praticato questo sport“, ha detto Djokovic, che in finale a Pechino ha giocato la sua 45esima partita contro lo spagnolo, di cui il bilancio è 23-22 a favore dello spagnolo.
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