Patrick Mouratoglou, attuale allenatore di Serena Williams, ha concesso un’intervista a Tennis Actu per il suo approdo a Parigi alla vigilia del Roland Garros e in occasione delluscita del suo libro Patrick Mouratoglou, il coachche sarà il prossimo 13 maggio.
Di solito le confessioni e le memorie si scrivono a fine carriera
Come mai ha scritto questo libro proprio ora, pensa di mettere la parola fine alla sua carriera?
E divertente! risponde Mouratoglou-Ho fatto anchio la stessa domanda agli editori quando mi hanno proposto la cosa. No, non sono ancora a fine carriera, anzi ne sono molto lontano, diciamo che mi considero a metà percorso. Questo mio libro parla di coaching, e di tutte le storie umane che ho vissuto in questo mio percorso di vita. E interessante, a mio parere, raccontare come un coach costruisce il suo metodo di lavoro, faccia a faccia coi suoi giocatori e seguendo le loro esigenze. Tutto il lavoro si inserisce in una riflessione strategica in cui il coach deve cogliere la dimensione umana dellatleta e il suo universo, per arrivare a capire quali siano le leve che lo spingono al miglioramento.
SERENA HA LETTO IL LIBRO, glielo ho tradotto io stesso perché è in francese.
Questo libro vuole raccontare la fantastica storia sua e di Serena, non è vero?
Si in effetti il libro contiene un bel numero di aneddoti del nostro rapporto. Spero che un giorno abbia una versione in inglese di questo libro.
Quale fra tanti ritiene più significativo di altri?
Aspetti un attimo
– sorride -forse quando ci siamo conosciuti. Fu nel 2012 dopo il suo insuccesso al Roland Garros, Serena mi ha chiamato al cellulare, era rimasta a Parigi e cercava qualcuno che lallenasse per rimettersi in forma in preparazione di Wimbledon. Io mi sono seduto a bordo campo. Serena ha giocato per 30 minuti e poi si è venuta a sedere di fianco a me dicendomi Parlami.
In quel momento non avevo molto tempo per riflettere, e quindi le dissi ciò che mi passava per la testa.Ho visto ciò che fai in campo,e so cosa bisogna fare per Wimbledon lei mi ha risposto Ok allora partiamo!
E comunque fino ad ora possiamo dire che il vostro lavoro è più che onorabile
Si, possiamo dire così. Penso di aver raggiunto i miei obiettivi. Da coach ho avuto le soddisfazioni maggiori con Serena. La mia accademia è al livello che desideravo. Qualche volta si rimette tutto in discussione perché il mio lavoro è quello di permettere ai tennisti di raggiungere i loro obiettivi.
La Mouratoglou Tennis Accademy sarà pronta per giugno 2016, qual è dunque il tuo obiettivo per la seconda metà del percorso?
Il mio scopo sarà soprattutto aiutare Serena a raggiungere nuovi traguardi, e poi, certamente,far sì che la mia accademia tennis si sviluppi aiutando i migliori giocatori a realizzare i loro sogni nel mondo del tennis.
Da qui la costruzione a Sophia Antipolis, presso Nizza, della sua accademia tennis
E un grosso cantiere e tutto sarà pronto per Giugno 2016. Il mio obiettivo è che diventi il più grosso centro di allenamento dEuropa prima e, un giorno, del mondo. Sono sicuro che tutti i più grandi giocatori si alleneranno qui per usufruire delle strutture esistenti e per realizzare i loro programmi al meglio. Novak Djokovic si è già prenotato. Si può dire che sono abbastanza soddisfatto di ciò che sta accadendo. Abbiamo una super squadra.
Non ci sono problemi con la Federazione Francese
Nonostante in passato abbia avuto dei disaccordi con la Federazione, oggi sono stati superati, e i nostri rapporti sono al meglio. Ho buoni rapporti con Gilbert Ysern, direttore della FFT. Tutto ciò che ha fatto la federazione è un lavoro enorme in Francia, ma ci sono le potenzialità per fare ancora meglio unendo le nostre forze. Oggi credo che abbiamo tutti lo stesso obiettivo, e questo è essenziale.