Carlos Alcaraz continua a far parlare di sé. Il giovane spagnolo, fresco vincitore del Masters 1000 di Monte-Carlo dopo un’intensa finale contro Lorenzo Musetti, è al centro dell’attenzione non solo per i suoi successi, ma anche per la natura imprevedibile del suo gioco. A prendere la parola in questi giorni è stato Paul Annacone, ex allenatore di leggende come Roger Federer e Pete Sampras, oggi figura di riferimento nel commento tecnico del tennis mondiale.
Intervenendo su Tennis Channel, Annacone ha offerto un’analisi approfondita sul momento di Alcaraz, toccando anche il tema caldo della sua rivalità con Jannik Sinner. Nonostante alcuni momenti di flessione nel rendimento dello spagnolo, Annacone invita alla calma: “A tutti noi piace trarre conclusioni affrettate quando grandi giocatori come Alcaraz incontrano ostacoli. Dimentichiamo quanto sia giovane e la complessità della sua personalità, sia come persona che come giocatore.”
Il confronto con il tennista altoatesino è inevitabile. Secondo Annacone, Alcaraz possiede una varietà di gioco che può renderlo più incostante rispetto a Sinner, ma proprio questa imprevedibilità lo rende unico. “Carlos avanza, rimane indietro, tira palle corte, è capace di ribaltare lo scambio quando è sotto pressione. Per questo potremmo vedere qualche sconfitta in più da parte sua rispetto a Jannik, ma non mi dispiace: sarà tutta elettricità.”
Dal punto di vista tecnico, Annacone suggerisce che il livello massimo di Alcaraz sia persino superiore a quello di Sinner, mentre il livello medio risente della sua tendenza alla sperimentazione. In ogni caso, la spettacolarità del suo tennis è fuori discussione.
Un altro tema emerso nelle discussioni recenti è la possibilità di cambiare allenatore, ipotesi che Annacone definisce apertamente “un po’ pazza”. Alcaraz è seguito da Juan Carlos Ferrero fin dai 16 anni, quando entrò nell’accademia di Alicante, e la loro collaborazione ha già fruttato 17 titoli, tra cui quattro Grand Slam.
“Non sarebbe la prima volta che vediamo cose pazze nel mondo del tennis,” ha commentato Annacone con una punta di ironia, ma lasciando intendere quanto trovi assurda l’idea di un cambiamento ora. Secondo lui, Ferrero rappresenta una guida fondamentale nella crescita del giovane talento, e i risultati lo dimostrano.
Alcaraz, nonostante le critiche e i momenti di difficoltà, ha vinto due Slam nel 2024: Roland Garros e Wimbledon. Annacone sottolinea che tutto questo non è certo il segnale di un problema, ma piuttosto la testimonianza di un potenziale ancora in evoluzione. “Non tutto va male per lui,” ha ricordato con un sorriso.
Il successo a Monte-Carlo, inoltre, è un altro segnale importante: Alcaraz sta imparando a dominare anche sulla terra rossa nei grandi eventi, aggiungendo profondità al suo palmarès e consolidando la propria presenza tra i grandi del circuito.
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