Rafael Nadal ha cambiato l’anno scorso le sue corde utilizzate negli ultimi cinque anni, passando dalle RPM Blast alle Luxilon Big Banger, cercando un cambiamento nel suo tennis soprattutto per quanto riguarda la potenza nei propri colpi. Dopo un inizio anno sottotono il maiorchino è tornato, però, sui propri passi, usando nuovamente le vecchie RPM Blast. I risultati stanno dando ragione al Nadal, che nelle prime partite di Indian Wells ha ben figurato, dimostrando un ritrovato feeling con le vecchie corde.
Xavi Segura, incordatore della nazionale spagnola di Davis, ha spiegato così questo ritorno alla tradizione: “Per tutta la scorsa stagione è stato alla ricerca di maggiore potenza nei suoi colpi, ciò che gli manca negli ultimi anni. Una delle opzioni che ha tenuto in considerazione era cambiare corde e scegliere Luxilon perchè davano più potenza delle Babolat RPM Blast e allo stesso tempo qualcosa in più in termini di rotazione.“
“Tornare alle corde di una volta è un passo abbastanza normale” – ha aggiunto Francis Roig, allenatore che ha accompagnato Nadal ad Indian Wells. “E’ logico ricorrere al passato quando cambi qualcosa e i risultati non sono quelli sperati. Le corde gli hanno creato alcuni dubbi in questi tornei e con quelle di sempre ha giocato molto bene. E’ una questione di sensazioni in campo, ma non bisogna dare a ciò più importanza.”
“Torna alle corde di una vita per una questione di fiducia”, ha detto Segura. “Sa che quelle vecchie non gli daranno la potenza e nè la violenza sulla palla che aveva con le Luxilon, ma si sente più a suo agio e le conosce perfettamente perchè ci ha vinto molti match usandole. E’ anche una questione di risultati. Se avesse fatto bene nei tre tornei precedenti, avrebbe continuato con queste corde, ma le sensazioni non erano buone.”
“Ammetto che io ero una di quelle persone che pensavano che sarebbe andata bene. A Nadal si muovevano troppo le corde e alcuni spazi erano aperti, così facendo quasi non poteva controllare la palla”. Una nuova possibile soluzione secondo Segura è: “Se me lo chiedessero, più che un cambio di corde forse cambierei la racchetta. Ora usa una AeroPro Drive, che non gli dà molta potenza. La Pure Drive sarebbe una buona scelta. Nel suo primo anno da pro ha giocato con questa. E’ una racchetta molto utilizzata nel circuito che ha l’approvazione di molti giocatori di alto livello. Con l’età che inizia ad avere, e senza il fisico di prima, un cambio di modello sarebbe l’ideale, invece di modificare le corde.”
E i risultati non sono tardati ad arrivare. I suoi colpi hanno guadagnato molto in termini di rotazione, come dimostrano i dati raccolti durante la partita vinta contro Fernando Verdasco, senza perdere in potenza e profondità dei colpi. Anche durante il sofferto match contro il giovane Alexander Zverev, nonostante molte difficoltà, è stato molto bravo ad evitare il peggio e mettere a segno una splendida rimonta.
Probabilmente un importante fattore sono le condizioni del torneo di Indian Wells, che si gioca su un tipo di superficie particolare, il Plexipave, classificato dall’ITF come Livello 2 (lento). Non dimentichiamoci delle condizioni climatiche: ci troviamo, infatti, in un ambiente asciutto che non permette al vento di opporre meno resistenza alla palla. Tutto ciò, unito alle “nuove” corde, permette al mancino di Manacor di insidiare maggiormente i suoi avversari, mettendoli alle corde in ogni punto giocato.