Rod Laver: Wawrinka, Djokovic, il Roland Garros e oltre

Con la conclusione del secondo Slam della stagione, vinto da uno strepitoso Wawrinka ai danni del più titolato Novak Djokovic, direttamente dalla sua casa di Carlsbad, San Diego, l’ex campione australiano, Rod Laver, ha rilasciato un’intervista, focalizzandosi sia sulle recenti prestazioni dell’ultimo vincitore del Roland Garros sia su quelle del numero uno del mondo dopo la finale di Parigi.

Rod Laver è considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi e detiene il record di circa 200 titoli conquistati in carriera. È stato numero uno al mondo per sette anni consecutivi, vincendo su tutte le superfici dell’epoca, ma soprattutto è stato l’unico giocatore nella storia del tennis, maschile e femminile, ad aver completato due Grande Slam in singolare, prima come Dilettante, nel 1962, e poi come Professionista nel 1969. –

“E ‘stata una partita abbastanza incredibile – ha detto Laver al sito ATPWorldTour.com – È stato un match altalenante in tutto, con un enorme quantità di rovesci e diritti vincenti”.

“Wawrinka si è rimesso di nuovo in gioco grazie al suo gioco da fondo campo – ha aggiunto – Non solo grazie alla sua potenza, ma anche grazie al fatto di esser stato in grado di rimettere in maniera continua la palla in profondità dall’altra parte, che è qualcosa che Novak è sempre stato in grado di fare bene”.

“Lo svizzero ha sempre avuto grandi rovescio e servizio, ma non aveva ancora un diritto definitivo e sono certo che ha lavorato duramente sotto questo aspetto nel corso degli ultimi 18 mesi – ha detto ancora Laver – È diventato più forte e ha imparato a gestire i momenti quando è sotto pressione. Ora gioca incredibilmente bene”.

Wawrinka ha trionfato 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 dopo il suo titolo del 2014 agli Australian Open. Ha servito 62 aces in totale nelle sue sette partite, e si è classificato tra i primi 2 giocatori per primi e secondi punti vinti al servizio. Laver ha ammesso: “Djokovic può sentirsi un po’ sfortunato, nonostante la qualità del suo gioco fosse molto alta, non riusciva a sopportare il gioco di Wawrinka”.

Nonostante il recente dominio di Djokovic (49 partite vinte e 3 perse, fatte registrare dalla nascita di suo figlio, Stefan, il 21 ottobre 2014) i dati dimostrano che ha perso sei delle sue ultime nove finali importanti. Ma Laver non si aspetta che il numero 1 del mondo si soffermi molto sulla sconfitta di domenica scorsa, anche se quest’ultima ha negato a Djokovic di completare il suo Career Slam.

“Non credo che la porterà alla lunga per riprendersi da questa sconfitta”, ha detto il 76enne australiano. “Non ha mai avuto una delusione, perché non l’ha mai sentita tale. È una questione di mentalità” ha sottolineato. “Novak ha un grande gioco. Lui è così costante e gioca bene quando è sotto pressione. La sua flessibilità e il suo incredibile stato di forma fisica sono tra le principali ragioni per le quali il serbo è in cima a questo sport”.

Aggiudicandosi il Roland Garros, Wawrinka ha guadagnato cinque posizioni, salendo al numero 4 nella classifica Atp, che ora continua la stagione sui manti erbosi. Lo svizzero ora passa la sua attenzione all’erba della prossima settimana dell’Aegon Championship, al Queen Club di Londra. L’anno scorso, Wawrinka ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon (la sua migliore prestazione alla decima apparizione all’All England Club. Laver non vede alcuna ragione per cui l’elvetico non possa migliorare quel risultato. “Penso che l’erba dovrebbe essere proprio la casa di Wawrinka. Il suo servizio è perfetto e sta giocando in maniera perfetta, quindi mi aspetto che faccia molto bene a Wimbledon”.

A cura di Antonio Baldari

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