La programmazione di Roger Federer per questa seconda parte di stagione 2015 è molto oculata. Si tratta di un impegno di sole sette settimane, considerando che per lUS Open non dovrebbe avere particolari difficoltà nel raggiungere almeno gli ottavi.
Federer giocherà Cincinnati, gli US Open, la Coppa Davis contro lOlanda, due master 1000, ovvero Shangai e Bercy, il torneo di casa a Basilea, con lappuntamento per le ATP Finals che lo vedrà sicuramente presente, anche se al momento non cè la certezza matematica, un dettaglio.
Qualcuno dirà che si tratta di un piano piuttosto sparagnino, ma credo che le cose vadano viste sotto una prospettiva che unisca tre parole chiave, ovvero: opportunità, fisicità, realismo. Il numero due del mondo oggi ha un solo obbiettivo concreto, provare a vincere un altro slam e, in cuor suo, la medaglia olimpica di Rio 2016, lunico trofeo ancora fuori bacheca. Ha sicuramente un obbligo morale, che è quello di tirare fuori dalle secche della Davis la sua nazionale.
Ci sono parecchi punti in scadenza, a cominciare dalla finale di Toronto, la vittoria a Cincinnati, la semifinale allUS Open, la vittoria a Basilea. Ma le priorità di Federer, come detto, sono altre, non certo onorare la classifica, destinata, per forza di cose, ad essere insidiata da Murray soprattutto. Crediamo che la scelta fatta dal king sia corretta. Pragmatismo, un tocco di nazionalismo che non guasta, sebbene lOlanda non sia un ostacolo pericoloso e tanta voglia di riaffermare la propria capacità di stupire, come se non bastasse!