Abbiamo tentato un audace paragone. Se i tennisti fossero i personaggi del ‘Il Trono di Spade’, quali sarebbero? D’altronde, il sanguinario mondo dei Sette Regni non è così dissimile dal circuito ATP e WTA, dove le lotte, le ‘esecuzioni’ e le vittorie sono all’ordine del giorno. Noi ci siamo parecchio divertiti; diteci se siete d’accordo e, se vi vengono in mente altri accostamenti, aggiungeteli nei commenti!
Attenzione: SPOILER per chi non ha visto la prima, seconda, terza e quarta stagione di GoT!
Rafael Nadal è Jamie Lannister, lo “Sterminatore di Re”
Qualcosa da aggiungere? Il primogenito della nobile Casa Lannister è conosciuto con questo soprannome per avere ucciso il Re a 17 anni. Nadal aveva solo 22 anni quando diventò n. 1 del mondo superando il Re Roger Federer e battendolo più volte. Ah, entrambi ‘combattono’ con la mano sinistra pur non essendo mancini: la racchetta per Nadal, la spada per Jamie, che si è visto amputare quella destra da un capo di mercenari.
Maria Sharapova è Cersei Lannister
La Regina dei Sette Regni. Potente più di ogni altra donna, bellissima e cattiva, amata e odiata come poche, Cersei ha rimosso tutti gli ostacoli che le si frappongono davanti con una spietata lucidità. Molti hanno provato a rubarle il trono ma lei ha sempre resistito con una determinazione che le ha permesso di raggiungere i propri scopi, nonostante un passato difficile. Così Maria Sharapova, che sin dalla tenera nera età, quando si è trasferita in America dalla gelida Russia, ha capito che nella vita bisogna lottare. A 17 anni ha vinto Wimbledon battendo Serena Williams ed è salita n. 1 del mondo; dopo un lunghissimo infortunio alla spalla è ritornata in vetta e ha vinto due Roland Garros. “Quando si gioca al Gioco del Trono, o si vince, o si muore” è una famosa frase di Cersei, che sembra il primo diktat di Masha ogni volta che entra in campo.
Fabio Fognini è Oberyn Martell, la “Vipera Rossa”
Oberyn Martell è l’uomo più amato, temuto e rispettato del suo regno, famoso per le sue abilità virtuosistiche di combattimento e per il suo temperamento focoso. E’ chiamato “la Vipera Rossa di Dorne” perché usa intingere le lame delle sue spade con del potente veleno. Occhi neri e sopracciglia arcuate, Oberyn è un uomo un po’ sbruffone ma di certo affascinante; ha otto figli e si dice che abbia copulato con qualche centinaio di donne e pure diversi uomini. Insomma, Oberyn è un figo. Ma questo non basta a farlo sopravvivere. Durante la lotta all’ultimo sangue contro “La Montagna”, terribile guerriero assassino di sua sorella, riesce a stendere l’avversario; trionfante, guarda la bellissima amante Ellaria Sand (Flavia Pennetta?), seduta sulle tribune. L’avversario approfitta di questo attimo di distrazione per stenderlo a terra e schiacciargli la testa. Fabio Fognini è così: un cavallo di razza, un talento acrobatico della racchetta, stimato e riverito come uno dei giocatori più talentuosi al mondo. E pure il suo caratterino ci starebbe, se non mostrasse la sua debolezza mentale in campo e la mancanza di concentrazione che a volte gli impediscono di chiudere partite potenzialmente già vinte. Pagando un prezzo alto, pur non così fatale come quello subito dalla “Vipera”.
Ana Ivanovic è Daenerys Targaryen
L’affascinante serba ha imparato a giocare a tennis a Belgrado tra il fuoco dei bombardamenti delle Guerre iugoslave. Ha forgiato il suo carattere nella difficoltà emergendo giovanissima nel circuito, come una predestinata. Così è la regina ‘Khaleesi’, immune alle fiamme e madre di draghi; inizialmente timida e sottomessa alle ambizioni del fratello, Daenerys diventa una vera stratega, impegnata anima e corpo a riconquistare il Trono che le spetta di diritto in quanto figlia del re folle Aerys Targaryen, ucciso e spodestato dai Lannister. Ana sta facendo lo stesso: dopo qualche anno di appannamento sta cercando di ritornare, a suon di conquiste, ai vertici della classifica che le spettano.
Roger Federer è Eddard Stark
“Ned” Stark è il Lord di Grande Inverno, che dei Sette Regni è quello più grande e più a nord. Viene descritto come un uomo di grande onore, ha un carattere orgoglioso e poco incline a far trasparire le emozioni, tranne che con l’amata moglie e i sei figli. E’ un re giusto e clemente, ma anche implacabile contro le potenziali minacce alla stabilità del suo regno. Così è stato Roger Federer. Entrambi grandi Re, entrambi hanno saputo mantenere il loro dominio per lunghissimo tempo, fino a che non hanno ceduto a lottatori più giovani e scaltri. Il primo ha perso la vetta del ranking mondiale, il secondo la testa. Letteralmente.
Bernard Tomic è Joffrey Baratheon
Joffrey è l’erede al Trono del regno dei Lannister. Frutto dell’incesto tra Cersei e Jamie, per molti era un re destinato a governare a lungo. E’ forte, ambizioso, determinato. Però è spietato – persino troppo -, pieno di sé, ama le feste e i divertimenti e la trasgressione, ma finisce di farsi troppi nemici e trascura l’importanza di mantenere solido e unito il suo regno. Così, un bel giorno, beve un calice pieno di veleno e muore tra spasmi e contorsioni davanti agli occhi inorriditi di papà e mammà. Così il giovane australiano Bernard Tomic: con un padre troppo ingombrante e una vita un po’ troppo viziosa, rischia di rimanere un’eterna promessa non mantenuta.
Stan Wawrinka è Jon Snow
Snow è, per tutti, il “Bastardo”. Figlio di un amore adultero tra Eddard Stark e una donna non identificata, sin da bambino ha dovuto fare fronte al senso di inferiorità che gli provocava la sua condizione, alle battute dei fratelli e alla freddezza della matrigna. Ha gli stessi capelli scuri e gli occhi grigi del padre, e di esso ha l’indomito coraggio: per questo, a soli 14 anni, decide di lasciare casa e arruolarsi tra i Guardiani della Notte, confraternita di miserabili a difesa della Barriera, che diventano la sua famiglia. E’ qui che inizia a cercare sé stesso: dopo un lungo percorso, da ragazzo timido e inesperto quale era, diventa una vera e propria macchina da guerra, capace di far fronte a migliaia di nemici e pronto a morire per i suoi ideali. La carriera di Stan Wawrinka è stata un po’ così: un enorme talento che ha avuto la ‘sfortuna’ di giocare a fianco di un connazionale che era, insieme, il più grande tennista vivente. Per tutti Stanislas era il “secondo”, l'”altro svizzero”, i cui pur ottimi successi venivano puntualmente oscurati da quelli di King Roger. Quest’anno, però, le cose sono cambiate: grazie all’aiuto del coach Magnus Norman, ha conquistato l’Australian Open e Montecarlo, issandosi alla terza posizione mondiale; a ventinove anni finalmente l’elvetico di Losanna è diventato lui il protagonista dopo anni di strenuo lavoro, ben riassunto nella frase di Samuel Beckett che ha tatuato sul braccio, come a incidersi un promemoria eterno: “Ever Tried. Ever fail. No matter. Try again. Fail again. Fail better”.
Kim Clijsters è Catelyn Stark
Catelyn Stark è la moglie e la madre che tutti vorrebbero. Sposa il Lord di Grande Inverno Eddard Stark, con il quale ha cinque figli. Il suo grande amore per Eddard la induce ad accettare anche un figliastro, Jon Snow, avuto da un’altra donna, forse una prostituta. Catelyn non si risparmia nella cura dei figli, ma quando arriva il momento è pronta ad abbandonare il focolare domestico per entrare nel vivo della battaglia. Così la dolce e indimenticabile Kim Clijsters, che alcuni mesi dopo aver partorito Jada ha trovato il tempo per vincere Us Open e Australian Open. Tra pannolini e biberon, Kim ha mostrato al mondo come si può essere buone mamme e grandi campionesse.
David Ferrer è Tyrion Lannister
Tyrion Lannister, fratello minore di Jamie e Cersei, è soprannominato da tutti “Folletto” o “Mezzouomo” perché è un nano. La sua statura, che nella giovinezza gli ha causato non pochi complessi, non gli ha impedito di diventare la splendida persona che è: un uomo sensibile, intelligente, forte e sicuro ma sempre impegnato ad aiutare il prossimo e a fare la cosa giusta con tutte le sue forze. Così è il buon David Ferrer, che nonostante doti naturali non eccelse è diventato un campione grazie alla sua abnegazione e alla sua intelligenza tattica, raggiungendo una finale Slam e la seconda posizione mondiale. Decisamente troppo sottovalutato. “Mostra che le loro parole possono ferirti, e non sarai più libero dalla derisione. Se proprio vogliono darti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non possano mai più usarlo per farti del male” disse una volta Tyrion.
Simona Halep è Arya Stark
Nei primi episodi era una bambina così adorabile e poi, ad un tratto, te la ritrovi che combatte come un guerriero e infilza i nemici come spiedini, ridendo fragorosamente della sua abilità di omicida. A parte gli scherzi, Arya è senza dubbio il personaggio più cool del Trono di Spade. Così Simona Halep: proprio quando sembrava che non avrebbe mai combinato nulla di significativo, la simpatica rumena ha iniziato a vincere tornei e trucidare ogni avversaria. Per poco non ha vinto l’ultimo Roland Garros e ha agguantato la terza posizione mondiale. Ne farà di strada, questo Gian Burrasca!
Ivo Karlovic è ‘La Montagna’
Quale paragone più azzeccato? Il croato Ivo Karlovic, classe 1979, con i suoi 2 metri e 08 è il tennista più alto della storia. Non avrà la possenza né il caratteraccio de ‘La Montagna’, uno che se gli gira ti schiaccia i bulbi oculari e ti fa esplodere la testa (Oberyn ne sa qualcosa…); tuttavia, i suoi servizi, sparati come bolidi, sono capaci di annullare le tue certezze e inizi ad avere paura. Tanta paura.
Agnieszka Radwanska è Melisandre
Melisandre è la conturbante sacerdotessa di R’hollor, Signore della Luce, e proviene dalle regioni orientali. Bella e maledetta, commetterebbe i peggiori crimini pur di raggiungere ciò che vuole, ma ingentilisce le sue intenzioni con una purezza dei gesti e una grazia nelle movenze. Le sue armi sono infatti le pozioni, i veleni e i malefici, con i quali aiuta il lord Stannis Baratheon; può dare fuoco alle cose a distanza, legge il futuro nelle fiamme e può partorire una terribile creatura d’ombra, che usa come sicario. Nel tennis la figura che più le si avvicina è la “Maga” Agnieszka Radwanska. Pur non dotata di una forza sovrumana, è capace di stendere la più temibile avversaria con l’abilità del suo braccio e del suo sensibile tocco. E così, agendo in silenzio, dopo poco tempo ti accorgi che Aga ti ha battuto, non ferendoti con la spada, ma con un piccolo stiletto argentato.
Fernando Verdasco è Khal Drogo
Le donne lo amano e in effetti sarà anche un belvedere a petto nudo. Ma a parte i suoi muscoli e la sua forza, è esattamente come Khal, marito defunto di Daenerys: se la gode, ha tempo per diventare per un po’ il reggente di un piccolo manipolo di guerrieri (ispanici?) per poi evaporare come una bolla di sapone.
Caroline Wozniacki è Sansa Stark
Sansa Stark è la principessa del regno del Grande Inverno. Nonostante il suo potere è una ragazza timida, sognatrice, raramente capace di imporsi ma costretta a subire gli eventi. Diventa promessa sposa di Joffrey Lannister e quindi, per un po’, può godersi l’illusione di sedersi sul trono dei Sette Regni. Poi viene ripudiata e, per non fare una brutta fine, è costretta a sposare il “Folletto”. Una triste parabola simile a quella di Caroline Wozniacki: è riuscita a diventare n. 1 del mondo grazie al suo gioco difensivo, ma in un periodo in cui le vere forti latitavano. Poi, con il ritorno di Sharapova e Serena Williams e con l’emergere delle altre, ha perso la vetta, sprofondando in una crisi senza fine. Per giunta, a un passo dal matrimonio, è stata lasciata dallo storico fidanzato, il principino del golf Rory McIlroy. Noi che le vogliamo bene, auguriamo alla sua carriera e alla sua vita un futuro roseo. Nella serie, Sansa ha iniziato a cambiare atteggiamento, a comportarsi finalmente da vera donna, scaltra e forte. Che anche questo destino la accomuni alla bella Caro?
Serena Williams è Brienne di Tarth
All’inizio avevo pensato di accostare l’eroica Brienne a Svetlana Kuznetsova; il loro carattere forte e allo stesso tempo fragile e la mascolinità le accomunano. Ma poi, una famosa frase di Sara Errani mi ha illuminato: “Serena Williams gioca come un uomo. Serena Williams dovrebbe giocare con gli uomini”. E bam!, mi è venuta l’illuminazione.
Brienne di Tarth è l’unica figlia rimasta in vita di Selwyn, lord dell’isola di Tarth. Tecnicamente è una lady, ma molti la scambiano per un signore. Il suo maggior talento è combattere. E’ più forte della maggior parte dei guerrieri uomini ed è persino capace di averla vinta contro il “Mastino”. Di carattere è una persona estremamente leale, onesta e emotiva. Prova un grande amore, non corrisposto, per Jamie Lannister, il quale però le salva la vita dopo che lei aveva salvato la sua. Così Serena: una campionessa capace di sbaragliare qualsiasi altra giocatrice. Nonostante sia forse la più grande di sempre non ha mai smesso di tenere i piedi ben piantati per terra e alimentare gli affetti, in primis con la famiglia e con il fidanzato Moratoglou.
Novak Djokovic è Robb Stark
Robb è il figlio primogenito di Ned e Caselyn Stark. Un uomo fiero, coraggioso e giusto, pronto a vivere (e morire) per la sua terra e per i suoi ideali. Quando il padre viene arrestato per volere dei Lannister, Robb rifiuta di recarsi ad Approdo del Re per fare atto di sottomissione a re Joffrey e gli dichiara guerra. Con i suoi soldati e i suoi alfieri dal Nord “Il Giovane Lupo” scende nelle Terre dei Fiumi e vince, una per una, tutte le battaglie contro i Lannister. La sua forza sembra inarrestabile, ma i nemici in agguato sono tanti. Pure lui, manco a dirlo, fa una brutta fine: viene sgozzato a tradimento, assieme alla madre e alla sposa, durante un banchetto nuziale, non a caso ricordato come “Le Nozze Rosse”. E proprio sul rosso, sulla terra del Roland Garros, è avvenuta la delusione più grande di Novak Djokovic. Il serbo nel 2011 è stato una furia inarrestabile e nel giro di tre anni ha vinto praticamente tutto, scalzando ogni avversario su ogni superficie e issandosi per lungo tempo in vetta alle classifiche mondiali. La sola cosa che gli manca è il Roland Garros, salda roccaforte di Rafael Nadal. L’anno scorso si è piegato al maiorchino dopo una folle semifinale terminata 9-7 al terzo, quest’anno, in finale, la mancanza di energie lo hanno lentamente sottomesso alla furia spagnola. Ma, al contrario del compianto Robb, Nole avrà ancora qualche occasione per espugnare l’ultima fortezza.