Serena e Venus Williams nei file della Wada si giustificano

"Assumiamo farmaci per motivi di salute" Questa è la spiegazione delle sorelle Williams, confermata anche dal direttore dell'Usada, agenzia anti-doping Usa. La questione comunque va vagliata con attenzione, e come dice Malagò, presidente del Coni "Non sono medico, ma certo c’è qualcosa che non quadra”

DALLA WADA RISULTA CHE GLI ATLETI USA SONO DOPATI – Da alcuni giorni circola la notizia che alcuni Hacker russi, in seguito al caso Sharapova e ai ripetuti controlli anti-doping agli atleti russi, siano riusciti a entrare nei sistemi della Wada, nota agenzia mondiale anti-doping, e abbiano scoperto che molti atleti americani che hanno partecipato ai giochi olimpici fanno uso di sostanze dopanti o ritenute illegali. Il fatto curioso è che anche le due sorelle Williams sono risultate  assumere sostanze non permesse dalla Wada “Serena Williams, migliore tennista del pianeta sta assumendo ossicodone, idromorfone, che sono oppioidi, prednisone e triamcinolone e sua sorella Venus è invece solita assumere prednisone prednisolone triamcilonone e formoterol” affermano infatti gli hacker del gruppo Fancy bear

VENUS SI GIUSTIFICA “HO DEI CERTIFICATI MEDICI” – “Mi dispiace apprendere che i miei dati medici privati siano stati compromessi da hacker e pubblicati senza il mio permesso- ha dichiarato Venus- Ho seguito le regole stabilite nel programma antidoping del tennis per ottenere l’esenzione a uso terapeutico la cui approvazione avviene dopo un procedimento rigoroso, al quale ho aderito, in presenza di condizioni mediche serie” In effetti da ciò che è emerso sembrerebbe che le sorelle del tennis abbiano avuto delle esenzioni a seguito di certificati medici che le giustificavano. “Le esenzioni sono state approvate per ragioni mediche legittime. Sono una delle più convinte sostenitrici dell’integrità nelle competizioni sportive e ho seguito alla lettera le linee guida della Wada, dell’Usada, della Itf e del programma antidoping del tennis” afferma la trentaseienne americana. E la cosa in effetti è confermata anche da Travis Tygart, direttore dell’Usada, agenzia anti-doping statunitense che dice “E’ impensabile che degli hacker possano ottenere illegalmente delle informazioni mediche confidenziali nel tentativo di infangare atleti come se avessero fatto qualcosa di sbagliato. Non e’ questo il caso. Le rispettive Federazioni internazionali, attraverso un procedimento appropriato, hanno garantito loro l’esenzione medica che e’ stata riconosciuta anche da Cio e Usada”

13 comments
  1. Data la loro stazza, non credo avessero un reale bisogno di aiuti illeciti. Il caso di Venus poi è differente, perché ha una malattia rara da tenere sotto controllo. Serena, se avesse avuto più continuità negli anni tra il 2008 e il 2011, avrebbe ora nel suo palmares minimo 5/6 slam in più.

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