Roger Federer sta approfittando degli ultimi giorni di riposo prima di giocare l’unico torneo cinese nel suo calendario, il Master 1000 di Shangai di cui è il campione in carica. Ad impegnare lo svizzero in questa parte finale di stagione saranno 4 appuntamenti, negli anni molto proficui per lui: Shangai, Basilea, il Master 1000 di Parigi Bercy e le ATP Finals a Londra. In questi giorni, Stefan Edberg, il coach a cui Federer deve la sua rinascita tennistica, ha tenuto a sottolineare al portale Sportklub.rs, che il 7 volte campione di Wimbledon non ha alcuna volontà di appendere la racchetta al chiodo.
“Non è affatto vicino al ritiro. Federer è come il vino buono. Ha disputato una stagione molto buona, si è aggiudicato diversi tornei importanti, dimostrando di potersela giocare ancora con Novak Djokovic con i suoi 34 anni” ha affermato l’ex campione svedese, coach del tennista di Basilea dall’inizio del 2014.
Nonostante tutte le innovazioni apportate nel 2015 dai due allenatori dell’elvetico, Stefan è convinto che il n.2 del mondo possa migliorare ulteriormente, abituandosi allo stile di gioco così aggressivo mostrato nell’ultimo periodo. “Ha cambiato molte cose nel suo gioco, ci vorrà del tempo affinchè si abitui”.
“Vogliamo che Roger spenda meno energie possibili, che si proietti molto più verso la rete per vincere punti facili. Ci sono state partite in cui il suo schema di gioco ha funzionato decisamente bene, ma è chiaro che non presenta ancora continuità sotto questo punto di vista. Abbiamo bisogno di un pò di tempo, niente di più“, conclude il bronzo olimpico del 1988 in riferimento alla tattica di gioco e al calendario studiato a tavolino per garantire al campionissimo svizzero lunghe pause in vista dei tornei importanti.