Dominic Thiem: “Posso tirare vincenti da qualsiasi posizione”

Dominic Thiem, fresco di secondo titolo ATP, racconta di sè, i suoi punti di forza, le difficoltà di inizio anno ed un ringraziamento particolare

Dominic Thiem, attuale numero 24 al mondo, è riuscito a conquistare il suo secondo titolo ATP della stagione ad Umago, in Croazia, sconfiggendo in finale Joao Sousa in poco più di un’ora, ed è tornato al centro dell’attenzione dei media e degli appassionati di tennis nel mondo, che vedono in lui un potenziale campione del futuro. L’austriaco si è descritto in un’intervista, in cui ha parlato delle proprie ambizioni e dei suoi piani nel breve periodo. “E’ molto importante per la mia fiducia“, ha raccontato l’austriaco in merito al titolo vinto Domenica scorsa ad Umago, il secondo della sua carriera.

Thiem, il giocatore più giovane tra i primi 25 giocatori del mondo, non ha avuto un ottimo inizio di anno, ma ha cominciato a raccogliere i frutti dopo essersi tolto un po’ di pressione di dosso. “Ho fatto una buona ascesa in classifica l’anno scorso. Non avevo nulla da perdere, ma poi sono andato incontro a molte aspettative. Ho avuto problemi all’inizio della stagione per difendere tutti i punti nel mio secondo anno, ma penso che adesso le cose stiano andando meglio, molto meglio.thiem corpo L’austriaco ha ben chiari quali siano i suoi punti di forza: “Penso di essere un giocatore molto potente, che può colpire molto bene da fondo campo. Posso tirare vincenti da tute le parti del campo, da ogni posizione. Penso che sia molto importante poter giocare velocemente, con buoni colpi da fondo, e avere un buon servizio ed essere pronto a rispondere forte”. thiem gulbis Dominic Thiem è anche uno dei migliori amici di Ernests Gulbis nel circuito. E ‘un personaggio, ma è molto diverso dentro al campo, rispetto a come è fuori. E’ una persona gradevole, è un piacere trascorrere del tempo con lui, parlare, andare a cena…“. Thiem è inoltre molto grato a Gulbis per quanto concerne il tennis, in quanto l’austriaco crede di essere migliorato molto ed aver imparato tantissimo stando a contatto con il lettone. “Quando abbiamo iniziato ad allenarci insieme ero numero 700 al mondo, non posso che essergli grato”. 

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