Tie-break nel quinto set o no? Questo è il problema

Uno dei quesiti che girano nel mondo del tennis in questo periodo riguarda la necessità di rendere più televisivi possibili i tempi delle partite di tennis, in questo caso nello specifico si parla della possibilità di portare il tie-break al quinto set anche negli altri tre tornei del Grande Slam.

In una società che vuole tutto e subito il tennis è l’ultimo baluardo dove la tradizione mantiene forti le sue radici, e la forza del business e quella dei tempi televisivi ancora non ha snaturato il nostro sport preferito.

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Quello che potrebbe essere un buon compromesso sarebbe il portare in tutti gli Slam il tie-break anche nel quinto set, difficile da attuare visto il tradizionalismo che impera a Londra e Parigi ma non sarebbe malvagia come soluzione.

Col cemento americano alle porte, con i 1000 di Cincinnati e Montreal, dove torneranno in campo i migliori giocatori del mondo, ci si prepara allo US Open, unico Slam in cui abbiamo il tie-break nel quinto set. La domanda che ci poniamo è: Lo US Open dovrebbe adattarsi agli altri tre Slam o sono questi che dovrebbero adattarsi allo Slam nordamericano?

L’assenza di tie-break nel quinto ha portato a match epici e storici come il duello infinito tra Nicolas Mahut e John Isner terminato dopo 11 ore di battaglia a Wimbledon nel 2010. Se avessimo avuto il tie-break nel quinto non ci sarebbe stato un incontro incredibile come quello. Ciò che è certo è che senza tie break le partite di tennis non hanno una durata definita e possono anche non terminare mai. Il tie break al quinto set potrebbe aumentare il pathos in una partita, il pubblico rimane incollato agli schermi in questa tranche del match e i giocatori avranno la possibilità di sapere quando la partita finisce e quindi di conseguenza avranno meno problemi per organizzare il proprio programma pre partita. La Coppa Davis introdurrà nel 2016 il tie-break al quinto e dopo lo US Open sarà la seconda manifestazione tra le maggiori ad utilizzarlo. Tra i giocatori ci sono pareri discordanti a riguardo.

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Djokovic è uno di quelli che non sarebbe contrario a questo rinnovamento, come da lui dichiarato in occasione del toreo di Miami. Anche Isner fa parte dei favorevoli a questo cambiamento che sarebbe epocale. Roger Federer invece pare meno deciso e apparentemente contrario. Lo svizzero ha dichiarato: “Sarebbe come mettere i rigori nel tennis, dato che in un tie break sono le piccole cose che decidono il vincitore. In alcune occasioni è buona cosa avere un set lungo”. Vedremo gli sviluppi della cosa ma sappiamo gia che la televisione e i suoi tempi avranno la meglio sul romanticismo e il nostro amore per le maratone tennistiche.

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