US Open 2017, Alexander Zverev è la vera minaccia “Now Gen”

È finito il tempo degli outsider: la “Next Gen" is now e Sascha Zverev ne è la prova concreta

Non chiamatelo “Next Gen”, perché Sascha Zverev non è solo il futuro ma il presente del tennis. Anche se il tedesco non ha ancora avuto un impatto significativo all’interno dei tabelloni Slam, la sua apparizione quest’anno negli ottavi di finale di Wimbledon (miglior risultato nei Major, fino ad ora) ci ha fatto capire che il tanto temuto e nel contempo atteso cambio generazionale è finalmente in atto.

THE NEW “DELPO” — Zverev quest’anno ha raggiunto almeno i quarti di finale in cinque dei sei Masters 1000: prima del successo di Montréal, ce l’aveva fatta a Miami, Madrid e Roma, dominando al Foro Italico così come in Canada. Analizzando in maniera più approfondita i risultati ottenuti fin qui a soli 20 anni e quattro mesi, e confrontandoli con quelli ottenuti dai principali protagonisti del terzo millennio alla stessa età, emerge che soltanto tre tennisti hanno registrato performance migliori: Nadal, Hewitt e Djokovic (Federer e Murray sono stati meno precoci). Tra i migliori anche Juan Martìn del Potro, giocatore eguagliato, e proprio nella giornata di ieri superato, da Sascha nel numero di titoli ATP ottenuti in una singola stagione da Under 21 (Delpo firmò il record nel 2008). L’impresa di Sascha è certamente più altisonante rispetto a quella della “Torre di Tandil”; trattasi del sesto successo in carriera che ha consentito al gioiello tedesco di confermare la netta supremazia tra i tennisti della prossima generazione e strappare il settimo posto della classifica a Dominic Thiem. Incredibile se si pensa che il giovane di Amburgo a inizio anno partiva nei maggiori eventi da Top 30.

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IL GAP CON LA “OLD GEN” — Tutti gli Slam e i Master (tranne due) ci hanno dimostrato quanto siano stati e siano ancora protagonisti Federer e Nadal, dunque, il gap con la vecchia generazione al momento appare ancora evidente. Zverev, fresco campione a Montréal, nella notte italiana si è imposto su Roger Federer in finale, prendendosi la rivincita di Halle e confermando il fatto che sia attualmente il giocatore più consistente del circuito con cinque semifinali consecutive negli eventi ATP. Visti i grandi passi in avanti fatti dal tedesco, la gente ora si chiede se “Alexander the Great” (così ribattezzato dalla stampa inglese) sia effettivamente pronto per vincere uno Slam, anche se Juan Carlos Ferrero – supercoach di Zverev – ha di recente confessato che “all’interno del team frasi di simile portata non sono state ancora pronunciate. È pur sempre vero che quando un giocatore appare al meglio della propria forma e vince tutti, o quasi tutti, i tornei a cui partecipa, l’obiettivo successivo da fissare è a livello Major ma la verità è che se non sarà quest’anno sarà il prossimo o altrimenti quello dopo ancora. La stagione non è finita, siamo soltanto ad agosto e c’è ancora tanto tennis da giocare”.

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(Infografica aggiornata a Washington 2017)

CONTRO LE QUOTAZIONI — Di certo a soli 20 anni c’è tutto il tempo per migliorare, e molto probabilmente il ragazzo avrà una crescita esponenziale nei mesi a venire, ma nonostante abbia appena portato a casa il quinto titolo stagionale, Zverev risulta ancora ricoprire un ruolo da outsider agli occhi dei tifosi che tra poco più di due settimane assisteranno all’ultimo Slam dell’anno: gli US Open. Lo confermano anche le quote postate dai bookmakers nell’ambito dell’evento che avrà luogo a Flushing Meadows dal 28 agosto al 10 settembre.

GLI US OPEN SECONDO I BOOKMAKERS

1) Roger Federer

2) Rafael Nadal

3) Andy Murray

4) Marin Cilic

5) Milos Raonic

6) Alexander Zverev

Infatti, per quanto concerne il tabellone maschile, i siti di scommesse considerano Sascha solamente sesto in “linea di successione” per la vittoria del Major, il che risulta a dir poco sorprendente (se non proprio deludente) viste e considerate le recenti performance del nativo di Amburgo che ad oggi è il primo giocatore della storia ad essersi garantito la qualificazione ad entrambi i Master di fine anno (Nitto ATP Finals – Next Gen Finals). Tornando agli “odds”, la condizione attuale di Murray (ancora alle prese con un infortunio all’anca) non promette nulla di buono e nemmeno il quarto della classifica betting, Marin Cilic, fa ben sperare visto il forfait annunciato a pochi giorni dall’inizio del Masters 1000 di Montréal. Dunque, sommando a quanto appena elencato le assenze assicurate di Djokovic e Wawrinka, ad oggi Alexander Zverev appare una minaccia decisamente più grande per Roger Federer e Rafa Nadal rispetto ai vari Murray, Cilic e Raonic.

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