Da tempo ormai quasi immemore la maggior parte degli addetti ai lavori e dei tifosi non ha più parole per descrivere le capacità di Serena Williams. Sono trascorsi ventanni esatti da quando lamericana del Michigan fece il suo esordio nel circuito professionistico (nel torneo di Quebec City, sconfitta per 1-6, 1-6 da Karen Miller).
La leggenda di questa campionessa infinita cresce ogni anno che passa, ogni record che infrange. Sempre più appassionati si stanno appassionando alle sue imprese: quest’anno ha vinto i primi 3 Slam della stagione, completando così – per la seconda volta in carriera – il ‘Serena Slam’ (vittoria di 4 Slam consecutivi). Agli Us Open, la Williams potrebbe conquistare il suo primo Grande Slam (vittoria dei 4 Slam in una stagione), salendo così a quota 22 Slam conquistati, alla pari con la tedesca Steffi Graf.
Inutile dire che questa si tratta di un’impresa molto attesa dagli americani e non solo, e non è solo un modo di dire. Gli organizzatori del torneo di Flushing Meadows, in particolare gli esperti di marketing, infatti, hanno condotto unattenta ricerca sulla vendita dei biglietti per gli incontri femminili; lesito è strabiliante. Il possibile Grande Slam di Serena ha generato una vera e propria febbre dacquisto per i tagliandi, tanto che per la prima volta nella storia della manifestazione, la finale delle ragazze potrebbe eguagliare il numero dei ticket venduti di quella maschile.
Il tutto è ancor più sorprendente se si menziona il fatto che durante gli ultimi anni non sono mai stati venduti tutti i biglietti a disposizione per l’Arthur Ashe Stadium. Un entusiasta Chris Widmaier, portavoce dellUSTA, qualche giorno fa ha espressamente detto che questanno potremmo vedere più spettatori al sabato che alla domenica. Intanto, il valore medio del prezzo di accesso allArtur Ashe si è triplicato (servono 859$).
Tante volte il tennis ci ha regalato incredibili sorprese e rovinose cadute delle big, ma questo Serena lo ha ben presente. Il percorso verso lultimo atto è pieno di ostacoli e le insidie sono tenute in considerazione dalla numero 1 del mondo. Per la felicità dei suoi tifosi, decisamente meno per i loro risparmi, l’esperienza, l’ambizione e la possibilità di riscrivere la storia di questo sport (come se non lavesse già fatto) saranno, per l’americana, enormi incentivi per arrivare verso la finale.
In conclusione, due brevissime considerazioni sulla classifica redatta da Forbes sulle sportive più ricche del pianeta. Secondo la nota rivista americana, esiste un netto divario tra la siberiana Maria Sharapova e la Williams: la n. 3 del mondo ha quasi doppiato la rivale (23 milioni di dollari, solamente 13 per la statunitense).
Puntuale come sempre la stoccata di Serena: Se vogliono commercializzare una ragazza bianca con i capelli biondi è una loro decisione, degli sponsor. Sono molto felice di lavorare con i miei sponsor; non sto affermando di volerne altri viste le mie vittorie. Sono felice per Maria, che ha lavorato duramente. Ce nè abbastanza per tutti sul tavolo. Non sono la numero uno della lista di Forbes; sarebbe una cosa molto positiva trovare però una persona nera in cima alla classifica. Intanto, Serena, si sta preparando per scrivere un nuovo capitolo alla sua straordinaria carriera.