Paolo Lorenzi per due set ha giocato alla pari con Andy Murray che poi ha preso il largo nel terzo turno degli Us Open. L’azzurro però ha espresso un grande tennis e torna a casa con la convinzione di voler migliorare ulteriormente. “Rimpianti? No, ho fatto le scelte giuste anche quando ho commesso errori magari rischiando. Dovevo farlo. Forse sul 5-4 del primo set ho servito male e mi sono irrigidito. Contro avversari di questo livello in certi momenti devo riuscire a tirare fuori qualcosa in più, è qui che loro fanno la differenza. Certo, c’è il rimpianto per aver perso ma devo guardare l’aspetto positivo. Per la prima volta ho giocato il terzo turno in uno Slam e con Murray me la sono giocata fino in fondo. Voglio crescere sempre di più, essere più propositivo in campo e cercare anche il punto a rete. Non mi accontento e non mi fermo qui”.
Il duro lavoro paga– Lorenzi rappresenta sicuramente l’esempio lampante che con il duro lavoro si possono raggiungere risultati incredibili. Il senese è convinto che anche gli altri giovani azzurri possano togliersi grandi soddisfazioni: “Mi fa piacere essere considerato dai colleghi un esempio, sono convinto che lavorando duro Giannessi potrà fare bene, anche meglio di me. La stessa cosa vale per Gaio e Pellegrino”.
Di seguito riportiamo le parole di alcuni dei protagonisti del primo sabato degli Us Open
Serena Williams: “Orgogliosa di ogni numero. Molto felice di aver conquistato la vittoria numero 306 o 307 in uno Slam. Ovviamente desidero che questa cifra cresca e poi vedremo. La longevità? Non so perchè abbia avuto una carriera così lunga ma molto penso dipenda dalla mentalità. Mi sento bene. Ovviamente non mi sento ancora la vera Serena ma spero che uscirà fuori nella seconda settimana”.
Simona Halep: “Ovviamente è un bene che abbia vinto la partita ma è stata davvero dura. Lei (Timea Babos) ha giocato benissimo nel secondo e terzo set, non sbagliava nulla. Davvero orgogliosa di essere riuscita a risalire dall’1-3 nel terzo set”.
Juan Martin Del Potro: “Mi fa molto piacere che i miei colleghi parlino di me. Questo è importante per la mia fiducia e per il mio gioco. Ho un buon rapporto con molti dei ragazzi nel tour. Sto cercando di mantenere la concentrazione e la calma. Contro David (Ferrer) non sai mai quando finisce il match. È un piacere giocare con lui perchè ti costringe tutto il tempo a giocare bene. Sono contento di essere nella seconda settimana di uno Slam dopo 3 o quattro anni. Ciò significa molto ma chiaramente spero di vincere ancora. Il prossimo avversario(Thiem) sarà molto complicato”.
Kei Nishikori: “Difficile il primo set ma dal secondo ho iniziato a rispondere bene e tutto ha iniziato a funzionare. Un bel match. La cosa più importante è riuscire a recuperare fisicamente”.
Fonti: LiveTennis.it, Us Open