Riportiamo le dichiarazioni più rilevanti di alcuni dei protagonisti della terza giornata degli Us Open che si è conclusa con la sorprendente eliminazione di Garbine Muguruza e con il successo di Rafael Nadal su Andreas Seppi.
In conferenza stampa la spagnola è apparsa dispiaciuta per la prematura sconfitta ma allo stesso tempo vogliosa di competere in altri tornei: “È stato un match molto complicato. Non ho giocato bene ma allo stesso tempo a lei funzionava tutto. Forse nell’ultima parte del match ho avuto l’occasione per rientrare ma di fatto era 50 e 50. C’era molto rumore ma il problema principale è che qualsiasi cosa facessi lei recuperava e trovava colpi incredibili. Il nervosismo? C’è sempre, anche quando non gioco sul campo centrale. Una pausa? Mi riposerò certamente un po’ ma penso che la cosa migliore sia continuare a giocare. Preferirei continuare a giocare per avere più chances nei prossimi tornei piuttosto che prendermi un lungo break”.
Anastasija Sevastova invece ha di che festeggiare: vittoria più importante della carriera e terzo turno Slam per la seconda volta. “Sensazione bellissima ma non ho vinto il torneo. Come festeggerò la vittoria sulla Muguruza? Andrò al Five Guys a mangiare un hamburger. Forse andrò a bere qualcosa con mia madre e la mia migliore amica. Ovvero loro berranno e io le guarderò”.
Rafael Nadal: “Ogni match è importante”– Il maiorchino è al terzo turno dopo aver liquidato abbastanza agevolmente il nostro Andreas Seppi e ha ammesso di essersi sentito meglio rispetto al match d’esordio. “Questa è la mia filosofia ed il mio modo di disputare ogni torneo. Ogni turno è importante, ogni punto. Oggi è stata una bella vittoria, penso di aver giocato un po’ più aggressivo rispetto al primo turno e infatti mi sono sentito meglio. Tutto ciò è positivo, devo continuare così. L’ultimo dritto del match è stato grandioso e ne ho giocati diversi sulla riga”.
Per i colori azzurri, in attesa degli incontri di oggi di Fognini, Lorenzi e Giannessi, l’unica ad aver centrato il terzo turno è stata Roberta Vinci che alle 17 sul Louis Armstrong ha portato a scuola l’ostica Christina McHale giocando forse ancor meglio rispetto al 2015. “Non è facile mantenere per tanto tempo la stessa percentuale al servizio, quel 75% non è da me.. La tensione è diminuita perchè ho appena finito di giocare ma venerdì prima di tornare in campo salirà di nuovo… L’anno scorso qui ho vissuto uno dei momenti più belli della mia vita, mi piacerebbe ripetermi ma non sarà facile. Il tendine? Va meglio e il giorno di riposo serve molto. Dopo Rio avevo dolore ma non potevo fermarmi alla vigilia di questo torneo. Certo è che quando si concluderà dovrò fare accertamenti per risolvere il problema” ha dichiarato la tarantina. Sulla prossima avversaria, la potente tedesca Witthoeft: “Carina tira molto forte e serve bene. Dovrò variare il mio gioco farla giocare scomoda e far valere la mia esperienza. Se è in giornata e mette tutto dentro diventa dura”.
Fonti: Us Open, LiveTennis.it, Ubitennis