Nella nottata italiana, alle ore 12 australiane, si è tenuto il sorteggio dell’edizione 2021 della Atp Cup. Guidati da Todd Woodbridge nel breve sorteggio, le leggende del tennis australiano Mark Philippoussis e John Fitzgerald hanno smistato le dodici nazioni partecipanti nei quattro gruppi, dando vita a delle combinazioni che analizzeremo qui di seguito. A contendersi il trofeo saranno le nazioni dei primi undici giocatori secondo la classifica in singolare del 28 dicembre 2020. L’Australia parteciperà in quanto nazione ospitante, il Giappone invece grazie all’utilizzo del “ranking protetto” di Kei Nishikori.
La bellissima competizione per nazioni – che l’anno scorso aveva aperto con uno spettacolo unico la stagione tennistica al maschile – quest’anno si svolgerà, come già preannunciato, in formato ridotto. Per evitare spostamenti ed azzerare quasi del tutto il rischio di contagio il torneo avrà luogo interamente a Melbourne Park e non più nelle tre città scelte nel 2020: Brisbane, Perth e Sydney, dove andò in scena anche la fase ad eliminazione diretta. In gioco, dal primo al 5 febbraio, non ci saranno più 24 squadre divise in 6 gironi, ma 12 nazioni divise in 4 gruppi da 3 squadre. La versione di quest’anno ci priva anche dei quarti di finale, che l’anno scorso videro protagoniste le nazioni vincitrici dei vari gruppi e le migliori due seconde: supereranno in questa edizione i gironi solo i team che vinceranno il rispettivo gruppo, accedendo direttamente alle semifinali.
GRUPPO A – La Serbia, campione in carica e testa di serie numero uno grazie a Novak Djokovic, ha avuto il sorteggio più duro, non solo per i tennisti di punta di Germania e Canada, ma soprattutto guardando alle squadre nella loro totalità. Il numero uno del mondo sarà infatti affiancato ancora una volta da Dusan Lajovic, oltre a Filip Krajinovic e Nikola Cacic. In entrambi i suoi singolari, contro Alexander Zverev e Denis Shapovalov, potrebbe non essere facile la questione per l’otto volte campione dell’Australian Open. Zverev, pur separatosi da David Ferrer, nel 2020 ha mostrato un’ottima continuità. Shapovalov resta certamente ancora oggi un’incognita, ma l’anno scorso proprio all’Atp Cup ci regalò insieme a Djokovic uno dei match più belli della stagione, vinto soltanto al tie-break del terzo set dal campione serbo. Per il resto, tutto è apertissimo: come secondi singolaristi Germania e Canada schiereranno Jan-Lennard Struff e Milos Raonic, giocatori pericolosissimi, soprattutto sulle superfici rapide. Questi ultimi non solo potrebbero dar vita ad un match equilibratissimo tra di loro, ma potrebbero mettere in grandissima difficoltà sia Lajovic che Krajinovic: un Raonic al meglio sarebbe addirittura favorito contro entrambi i serbi. Nel territorio del doppio, qualora questo dovesse rendersi necessario, sulla carta sembra invece non esserci partita: i tedeschi Kevin Krawietz e Andreas Mies dovrebbero infatti farla da padrone contro tutte le possibili coppie.
GRUPPO B– Come nel primo gruppo, anche il Gruppo B ci regalerà una riedizione di uno dei match più belli della scorsa Atp Cup. L’Australia sarà infatti di nuovo di fronte alla Spagna, e così Alex De Minaur affronterà di nuovo Rafael Nadal, che nella semifinale del 2020 vinse solamente in rimonta, dopo le due migliori ore di tennis in carriera di The Demon. L’assenza di Nick Kyrgios rende di certo la Spagna favorita al meglio delle tre partite, con Roberto Bautista Agut che dovrà vedersela comunque con un John Millman mai facile da sfidare in casa. Potendo schierare anche Pablo Carreno Busta e Marcel Granollers la Spagna rimane certamente tra le compagini più forti del torneo, ma John Peers è prontissimo a dare battaglia in un eventuale doppio decisivo. Non ce ne vogliano la Grecia ed il suo fenomeno Stefanos Tsitsipas se dedichiamo loro solo l’ultima parte dell’analisi, ma il numero cinque Atp sembra ancora troppo isolato insieme al fratello Petros (n. 960 Atp), Michail Pervolarakis (n. 462 Atp) e Markos Kalovelonis (n. 737 Atp). Il primo posto e la qualificazione saranno una cosa a due tra Spagna e Australia.
GRUPPO C – Numero otto del sorteggio grazie alla posizione di Matteo Berrettini, l’Italia ha pescato con poca fortuna nel Gruppo C, comandato dall’Austria di Dominic Thiem. Nel discorso qualificazione però, un grosso problema potrebbe essere la Francia. Per tutto il 2020 Matteo Berrettini ha dovuto combattere con complicazioni di vario genere dal punto di vista fisico, a partire da un problema alle caviglie che ne ha minato non solo la fiducia, ma anche la capacità di muoversi al meglio per un lasso di tempo prolungato. Ancora meno risultati ha ottenuto Monfils, che ha giocato solo quattro partite dopo lo stop per la pandemia, raccattando la miseria di un solo set. Sia per lui, sia per Berrettini, Thiem sembra uno scoglio insormontabile, che dalla sua ha anche una confidenza lampante (quella che, venendo a mancare, ha invece impedito ad esempio a Berrettini di fare strada ad Antalya). Se il numero tre del mondo ha oggi le credenziali per battere i due avversari di singolare senza rischiare, tutto si fa imprevedibile pensando ai secondi singolaristi. Dennis Novak è difatti inferiore a Fabio Fognini e Benoit Paire, ed Italia e Francia sembrano superiori anche nel doppio. In caso di vittoria di Fognini contro Novak, la presenza di Simone Bolelli potrebbe bastare a superare gli austriaci, che tra i doppisti annoverano il non irresistibile Philipp Oswald. Se la classifica venisse rispettata, dunque, la sfida tra Italia e Francia potrebbe essere quella decisiva. Pronosticare il risultato di Berrettini-Monfils nelle condizioni in cui entrambi si trovano è qualcosa ai limiti dell’impossibile. Stessa cosa per Fognini-Paire. Il doppio francese formato da Nicolas Mahut e Edouard Roger-Vasselin è infine sicuramente il più competitivo, anche in un contesto in grado di mettere pressione ai giocatori come un match decisivo sull’1-1, l’esperienza del duo transalpino potrebbe fare la differenza.
GRUPPO D – Col Gruppo D si completa una certa struttura a chiasmo della prossima edizione dell’Atp Cup. Come per il Gruppo B, difatti, anche l’ultimo terzetto presenta una nettissima favorita. La Russia sembra meno completa della squadra iberica, ma con Daniil Medvedev e Andrey Rublev ci troviamo di fronte alla coppia di singolaristi più forte del mondo. Se questi ultimi inizieranno il 2021 nella forma in cui hanno chiuso il 2020, per l’Argentina e per il Giappone sembra davvero esserci poco da fare. Il Medvedev visto nelle ultime uscite è il tennista da battere, un giocatore che solo una versione deluxe di Novak Djokovic può fermare, con un asterisco – forse – per Rafa Nadal. Per Diego Schwartzman e Kei Nihikori le chance di vittoria sembrano ridottissime, e lo stesso ragionamento si può condurre anche per Guido Pella e Yoshihito Nishioka, che divideranno il campo con Rublev. Nishikori nel 2020 ha giocato solamente sei match, vincendone due. È lontano parente anche della buonissima versione del 2018: potrebbe presentarsi in condizioni migliori in Australia, ma Medvedev è quasi invulnerabile se – come Nishikori – puoi sfidarlo solamente da fondo campo. Pella, poi, sul cemento è forse la tipologia di giocatore ideale per dare ritmo a Rublev, contro il quale nemmeno un Nishioka estremamente regolare dovrebbe riuscire a far partita pari. Schwartzman-Medvedev, in ogni caso, rimane un match di cui si consiglia la visione, e non solo perché anche questo sarà un rematch dell’Atp Cup 2020. Nota bene: in caso di sconfitte a sorpresa di uno dei due russi in singolare, la corsa verso le semifinali potrebbe farsi intricata soprattutto pensando all’Argentina. I sovietici mancano totalmente di doppisti, e senza Khachanov (consolidato partner di Rublev) il quadro assume tinte molto meno rassicuranti. La coppia Maximo Gonzalez/Horacio Zeballos è nettamente più esperta rispetto ad ogni possibile combinazione per cui potrebbe optare la Russia.