Dal 16 al 18 gennaio, a Concord (periferia di Sidney), avrà luogo l’Australasian Gay and Lesbian Open (AGLO), una competizione aperta ai giocatori e alle giocatrici gay, lesbiche e transgender. Sarà la prima volta che le date di questa manifestazione si troveranno a coincidere con quelle dell’Australian Open, primo e attesissimo Open della stagione.
Il direttore del torneo, Dean Matterson, ha spiegato che l’evento sarà aperto non solo a coloro che risiedono nei confini australiani, ma a chiunque voglia prenderne parte. “Alcuni invitano i loro fratelli, le loro sorelle o i loro amici a partecipare al torneo. Credo che ci sia anche uno dei membri che giocherà con la madre”. Nonostante le intenzioni e le finalità amicali, gli organizzatori sperano comunque di poter garantire un buon livello di gioco.
Non è chiaramente la prima iniziativa al mondo che va nella stessa direzione. Spulciando il web sulla base dei ricordi, e parlando di Italia, è Roma da qualche anno ad ospitare lo Yellow Sport Roma Open, un torneo che raccoglie tennisti e tenniste omosessuali o transgender provenienti da ogni parte del mondo.
Un plauso a questa iniziativa, non solo sportiva. Sono stati infatti organizzati molti eventi collaterali, a cui si può dare un’occhiata sul sito ufficiale: http://tennissydney.org.au/tournaments/aglopen2015
Tre giornate di festa e di sport con un occhio alla società: in Australia, nello specifico, i matrimoni e le adozioni gay non sono ancora riconosciuti dalla legge. E in molte altre parti del mondo l’omosessualità è punita, nel peggiore dei casi, con la morte.