Un sodalizio che sembra funzionare alla grande , quello tra Andre Agassi ed il dodici volte campione Slam. Un sodalizio che ha attraversato indenne una fase di assenza dai campi di gioco del serbo durata ben sette mesi. Ora , al rientro, Novak pare aver finalmente superato il problema al gomito destro che lo ha angustiato per l’intero 2017 e sembra sulla strada del ritorno ai suoi migliori livelli. Ed è l’aver risolto un problema di tal portata ad infondere tanta sicurezza nei pensieri che Agassi ha rivelato all’ AAP. “Nole può assolutamente vincere l’Open australiano. Non c’è modo di nasconderlo poichè qualcuno dovrebbe riuscire a portargli via tre set; ed è veramente molto difficile farlo”. Nulla sembra preoccupare il super coach del serbo, nemmeno le temperature proibitive alle quali si gioca. Tuttavia, proprio Nole ha richiamato l’attenzione dei commissari, invitandoli a posporre i match qualora la calura divenisse insopportabile; ebbene Andrè è sicuro che non solo il serbo non ne soffra affatto ma che, addirittura, ne possa trarre un vantaggio.
“Novak ha doti di recupero eccezionali poichè è omaggiato di un fisico straordinario. Il ragazzo ha una capacità di spingere se stesso così in avanti da risultare incredibile ai miei occhi. Le condizioni estreme in cui ha giocato contro Monfils( che ha detto di essersi sentito “morire in campo” n.d.r)sono state in effetti un vantaggio per lui”. Un Djokovic che sembra rinnovarsi continuamente non solo nel gioco, come il nuovo movimento del servizio sta a testimoniare, ma anche ed innanzitutto nello spirito , ha messo piede a Melbourne Park. La cura di questo aspetto risulta invero fondamentale per lui. “Nole è un’anima profonda tesa ad esplorare se stesso. Chiunque lasci le proprie certezze per imparare e crescere ancora, a questo punto della sua carriera e dopo aver vinto tutto ciò che lui ha vinto, ha il mio totale rispetto e , per dirla tutta, a me non sembra di aver scelto tutto questo ma, al contrario, è tutto questo che sembra aver scelto me.Io sono così; seguo il mio cuore. Si illumina un cammino all’improvviso e qualcosa mi dice di profondervi le mie energie ed io, senza indugio, mi fido”. Con l’andare del torneo, ma ancor più, nel prosieguo della stagione, sapremo se tante granitiche certezze troveranno conferma nei risultati. Ciò che è certo, e che tanto bene fa al tennis, è l’aver rivisto in campo un campione che dentro di se ha cercato e trovato le giuste motivazioni per andare avanti, ancora.