Al torneo esibizione di Adelaide spalti gremiti e niente obbligo di mascherine

Tanti spettatori senza mascherine ad Adelaide per l'esibizione "A Day at the Drive". Così l'Australia ha sconfitto il Covid-19.

Importanti novità per il tennis mondiale giungono dall’Australia dove è in corso un avvenimento organizzato per beneficenza e solidarietà che funge da punto di riferimento, da speranza di ‘rinascere’ per tutti gli eventi sportivi che ancora fanno i conti con la pandemia.

Ad Adelaide, il torneo d’esibizione a scopo benefico “A Day at the Drive“, che fa da preludio degli Australian Open che avranno luogo dall’8 al 21 febbraio, ha constatato la presenza sugli spalti degli spettatori senza obbligo di mascherine, infatti l’Australia è stata dichiarata una nazione ‘covid free’ .

È stato un vero spettacolo con una cornice di pubblico di ben quattromila persone assiepate in tribuna ad assistere a sprazzi di grande tennis. Il tutto senza misure di distanziamento e mascherine, una specie di ritorno alla normalità.

Sul campo centrale del ‘Memorial Drive’ di Adelaide si sono ritrovati i tennisti più forti del mondo come Rafael Nadal, Novak Djokovic, Dominic Thiem, Ashleigh Barty, Simona Halep, Naomi Osaka, Serena Williams e il nostro Jannik Sinner.

Il giovane talento altoatesino ha giocato nella notte italiana contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic che è entrato nel match con Jannik solo nel secondo set a causa di una vescica alla mano destra, lasciando giocare il primo set all’amico connazionale Filip Krajinovic. In entrambi i parziali Sinner ha perso per 6-3.

L’Australia è molto più avanti rispetto all’Europa nella lotta al COVID-19 e la presenza di tanto pubblico in un evento esibizione ha sorpreso in un certo qual modo anche gli stessi tennisti che a fine match si sono mostrati molto soddisfatti e contenti, ma anche emozionati, abituati forse al “silenzio” degli ultimi tempi.

È stata senz’altro la risposta migliore alle critiche e polemiche a non finire degli ultimi giorni, scaturite dalla quarantena di 72 giocatori presenti sui voli charter dove sono stati riscontrati casi positivi al Coronavirus. Infatti in Australia, dopo sette mesi di lockdown rigoroso , si è arrivati alla condizione di Covid-free dallo scorso novembre. Gli ottimi risultati raggiunti hanno indotto il governo australiano a mantenere certi criteri, con l’adozione di regole rigide in materia di SARS CoV-2 e alla gestione degli ingressi nel Paese.

Per gli Australian Open è per ora prevista, in attesa di conferme ufficiali da parte di Tennis Australia, una presenza di pubblico intorno al 50% con ‘Melbourne Park’ diviso in tre zone, ognuna delle quali relative ad un biglietto, per limitare il contatto tra le persone. In Europa e in altre zone del mondo rimangono alla finestra come spettatori interessati per valutare se prendere attivamente spunto dal modello australiano che ha avuto un esito e impatto molto positivi.

Novak Djokovic si è mostrato particolarmente contento di essere tornato a giocare davanti ai tifosi e davanti alle telecamere ha detto: “Era un anno che non giocavamo davanti a un pubblico così, qui ad Adelaide ho conquistato il mio primo torneo 14 anni fa. Non sono stato benissimo negli ultimi giorni, ho dovuto farmi trattare dal fisioterapista e dovevo essere prudente perché tra poco iniziano l’Atp Cup e gli Australian Open. Però siamo dei professionisti ed è doveroso provare in tutti i modi a scendere in campo per giocare anche se avvertiamo dolore da qualche parte del nostro corpo. Così ho deciso di giocare almeno un set, non potevo mancare, dovevo rendere omaggio a questa splendida cornice di pubblico presente sulle gradinate, accorso ad applaudirci” ha affermato Novak Djokovic.

Nicola Devoto

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