Australian Open 2020: il programma di domenica 26 gennaio

Il programma di domani, con Djokovic in sessione diurna e Federer ultimo match sulla Rod Laver Arena. Da Wimbledon all'Australian Open, Barty e Fognini cercano vendetta contro Riske e Sandgren.

Come di consueto, con la domenica all’Australian Open cominciano gli ottavi, una giornata che in passato ha regalato momenti memorabili, quali un Djokovic-Wawrinka da libri di storia, sia per emozioni pure che per qualità tecnica. E sette anni dopo, era il 2013 ma sembra ieri, entrambi li ritroviamo agli ottavi. Ma di domenica c’è solo Djokovic, in campo insieme a tutta la parte bassa maschile, e ovviamente sulla Rod Laver Arena. Assieme a lui Federer, che chiuderà il programma contro Marton Fucsovics. Ultimo match anche per Fabio Fognini, sulla Melbourne Arena, a caccia di vendetta contro Tennys Sandgren, che lo eliminò a Wimbledon. Nel femminile, invece, in campo la parte alta, comandata da Ashleigh Barty, in campo prima di Federer. Cori Gauff invece, proverà a fare la storia contro Sofia Kenin, in campo prima di Fognini.

ROD LAVER ARENA – Le partite dei tabelloni singolari oramai sono solo otto, spalmate su tre campi, e quindi cambiano gli orari. All’1:00 italiana il programma lo apre un doppio per nostalgici, coi fratelli McEnroe contro Thomas Muster e Mats Wilander. Per seguire il singolare invece, dovremmo attendere almeno le 2:00 della notte. Si parte con le donne, e Petra Kvitova che insegue il sogno del primo trionfo contro una Maria Sakkari solidissima, al primo ottavo in un Major. Zero i set persi da entrambe nella prima settimana. La greca è anche avanti nei precedenti per 2-1, ma esattamente come lo scorso anno la numero 8 del mondo sembra la tennista più in forma. E come nel 2019, in tre partite ha lasciato alle proprie avversarie esattamente quattordici game. Poi sarà il turno del “padrone di casa”, Novak Djokovic, che contro Diego Schwartzman giocherà l’unico ottavo in grado di rispettare il ranking nella parte bassa. Tutto non prima delle 4:00 italiane. Lo storico però non aiuta a sperare la testa di serie numero 14, perché dice 3-0 per il serbo. Numero in realtà poco indicativo, con un unico incontro sul cemento, ma quando soprattutto l’argentino era ben altro giocatore, nel 2014, e raccolse solo sette giochi allo Us Open. Nelle altre due sfide, tra Roland Garros 2017 e Roma 2019, ha conquistato invece la bellezza di tre set. Il livello medio e la costanza del sudamericano oramai sono incredibili, ma domani potrebbe ovviamente non bastare. Djokovic ha detto di sentire il servizio come mai prima d’ora grazie al lavoro nella off-season, e senza la sua collaborazione in negativo, le chance di vedere una partita aperta fino alla fine sono obiettivamente pochissime. Nulla cambia nella sessione serale, che parte come sempre alle 19:00 australiane. E non sarà un match banale, perché Ash Barty, dopo la sconfitta subita a Wimbledon ritroverà la statunitense Alison Riske. Le condizioni sono quelle ideali per la rivincita, davanti al proprio pubblico e dopo due match dominati contro Polona Hercog e Elena Rybakina. Riske poi, non ha affatto brillato contro Yafan Wang e Julia Goerges. Attenzione però all’esaltazione nei grandi palcoscenici e a un pubblico che può aumentare anche la pressione.  Come venerdì, a chiudere sarà Roger Federer. Di fronte un Marton Fucsovics in forma smagliante. Due anni fa l’ungherese si arrese in tre set proprio a Melbourne, e le sue uniche possibilità concrete girano intorno ad un recupero non eccellente dopo le fatiche con John Millman.

MARGARET COURT ARENA – Sulla MCA all’1:00 un doppio femminile. Non prima delle 3:00 invece il derby tra due ex top player che hanno stupito in relazione alle aspettative di inizio torneo. Milos Raonic contro Marin Cilic. Quest’ultimo, dopo circa un anno e mezzo senza grandi acuti, sembra pronto ad un grande 2020 ed è partito col piede giusto. Viene da due vittorie al quinto set contro Benoit Paire e Roberto Bautista Agut, e proprio dal punto di vista fisico è parso inscalfibile. Raonic, dal canto suo, come lo scorso anno è al meglio della condizione in Australia, e con Lorenzo Giustino, Christian Garin e Stefanos Tsitsipas non ha perso alcun set, servendo e muovendosi al meglio. Il croato comanda 2-1 nei testa a testa, ma sul cemento outdoor è andata al numero 32 del seeding l’unico confronto. Complicato sbilanciarsi su un vero favorito, per un match che serve ad entrambi, prima di un possibile incrocio col favoritissimo Djokovic. A seguire l’ottavo tra due “cattive” Qiang Wang e Ons Jabeur che, non ce ne vogliano, ma ci hanno privato dell’ultimo scontro strappalacrime tra le due amiche Serena Williams e Caroline Wozniacki. Per la tunisina, che ha sbarrato la strada anche a Johanna Konta, si tratta del primo ottavo in un Grand Slam. Al netto del cammino di entrambe, i favori del pronostico non possono che andare alla cinese. Non solo Wang ha distrutto il sogno di Williams, ma ha vinto tre settimane fa per 6-0 6-3 proprio contro la 25enne di Ksar Hellal. A chiudere tornano su un campo fondamentale della loro carriera i fratelli Bryan, all’ultimo anno nel circuito. Contro di loro Robert Farah, uno dei due doppisti più forti al mondo, che per la vicenda di doping riguardante lo storico compagno Juan Sebastian Cabal è questa volta accompagnato da Jaume Munar.

MELBOURNE ARENA – Tolti gli australiani, è probabile che la stragrande maggioranza del pubblico estero sulla Melbourne Arena, se non l’assoluta totalità, sarà diviso tra Italia e Stati Uniti. Gli appassionati che invece non avranno bandiera saranno probabilmente lì per il nuovo prodigio del tennis mondiale, Cori Gauff. Non prima delle 4:30, dopo un doppio delle leggende e uno maschile (con la coppia americana Steve Johnson e Sam Querrey), la 15enne di Atlanta cercherà il primo storico quarto di finale in un Major. Di fronte a lei, la connazionale e sempre più continua Sofia Kenin. La bilancia pende dalla sua parte, ma con i favori del pronostico e quella che di più ha da perdere. Come già accaduto a Wimbledon a molte sue colleghe, è cosciente probabilmente dei rischi nell’affrontare una giocatrice così giovane. Sta a lei non farsi condizionare, cercando di annullare l’effetto sorpresa della giovane avversaria. Gauff ha superato una irriconoscibile Naomi Osaka, e una battaglia puramente tennistica contro Kenin potrebbe per la prima volta misurare il suo effettivo valore attuale. L’avversaria è più forte, ma a differenza di Wimbledon non è certo Simona Halep. Il possibile exploit è dietro l’angolo. Nell’ultimo match, ancora Stati Uniti e, finalmente, Italia. Non prima delle 6:00 italiane, Fabio Fognini affronta Tennys Sandgren, vittorioso al terzo turno di Wimbledon a luglio, ed in grado di eliminare anche Matteo Berrettini in questo Australian Open. Per il 32enne di Arma di Taggia, l’occasione di raggiungere un quarto di un Major più di otto anni dopo l’ultima volta non è stata così ghiotta. Il fisico potrebbe essere un’incognita dopo le maratone contro Reilly Opelka e Jordan Thompson. Il risultato netto, la costanza e la qualità contro Guido Pella non può però che far sperare. Sta tutto al numero 12 del tabellone, Fognini, che può regalarsi e regalarci un quarto di finale contro Fucsovics o… Roger Federer.

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