Emozionata , incredula , felice Angie Kerber nel momento in cui realizza che sì, l’impresa è compiuta. Serena ha capitolato dinanzi a lei, lei che ha portato sulla Rod Laver Arena il meglio del suo tennis , infrangendo già sul nascere il sogno Grand Slam dell’americana.
Una finale che , ovviamente, vedeva Serena partire favorita. Alla vigilia del primo Slam 2016 la sola Vika Azarenka era accreditata quale possibile antagonista,ma il torneo ha detto altrimenti, ha consegnato alla Kerber la sua chance ed Angie la coglie , meritatamente.
Partenza a spron battuto della tedesca . Angie è sontuosa nel togliere certezze ad un’avversaria che mostra subito lentezza, scarsa reattività e poche idee dinanzi al suo tennis semplice, solido , potente , intelligente e, soprattutto, completo.
Il servizio della teutonica va a mille, quello di Serena si appiattisce subito. Poche prime e tanta pressione dell’avversaria; il break è nell’aria e arriva presto, già al terzo game.
La Williams risale sull’altalena che caratterizza il suo tennis ormai da tempo: da ferma è devastante , appena mossa cade in non forzati demoralizzanti.
Imperiosa la tedesca nel reiterare la sua pressione a tutto campo fino alla fine del parziale; la reazione della Williams non scalfisce la sua straordinaria attitudine da contrattaccante , oggi persino condita da qualche fruttuosa sortita a rete. Primo parziale capolavoro per Angelique.
Inizia il secondo set e la Kerber è vittima del più classico , e forse prevedibile , calo di tensione . Serena sembra essersi resettata , mentre Angie regala il suo primo turno in battuta. Non mancheranno le chance di recupero per la tedesca che erge un muro difensivo quasi irritante per la Williams. Ma saranno il ritrovato servizio della statunitense ed una pausa nel pressione esercitata dalla Kerber a portare il set verso la californiana.
Inizia il terzo, lottatissimo, set. Angelique scappa subito in avanti, strappando ancora la battuta ad una Serena che rivede sempre più vicini gli spettri di New York. Ancora poco solida alla rimessa in gioco l’americana, ancora non abbastanza pronta e mobile. La sua reazione però arriva ,frutto di una rincorsa giocata sui nervi. Tanta adrenalina alternata a tanta insicurezza.
Si giunge al sesto bellissimo, intensissimo sesto game. Sedici punti da sogno e Angelique che strappa ancora portandosi sul 4-2, poi sul 5-2. Sembra ormai fatta per la tedesca che lotta su ogni palla, rimandando indietro tutto ciò che arriva da una Serena sempre più appesa al solo filo della sua potenza .
Sul 5-3 Angie serve per il match , ma il suo braccio si stringe e la profondità scompare. Serena fiuta la preda e spinge al massimo. Il break arriva e l’opportunità per la tedesca pare sfumata. Ma , oggi, in Angelique vivono in perfetto equilibrio le sue due più importanti doti: lottare e respingere.
Serena serve , male. Un doppio fallo e un errore mandano Angie a due punti dal trofeo. Un ace e un vincente, frutto del gioco corto della Kerber, rimettono le due sulla parità. Ma questo è il momento della carica della tedesca.
Angelique ritrova spinta ed angoli che tanto le hanno portato nel corso del match ; gli errori di Serena arrivano ancora, puntuali, e con essi prima il match point , poi il meritatissimo trionfo.
Angelique Kerber da Brema entra oggi nel novero delle grandi!
A.Kerber b. S.Williams 6-4 3-6 6-4