SEMIFINALE…INATTESA – Pensate: poteva essere la semifinale con Rafael Nadal e Grigor Dimitrov, numero uno e tre del mondo (il secondo lo sarà fino a domenica, perchè verrà scalzato proprio dal protagonista croato di questo match). Invece, per un motivo o per l’altro, ci siamo ritrovati sulla Rod Laver Arena Marin Cilic e Kylie Edmund; per il secondo è stata la prima semifinale in uno Slam. Poco male, comunque: i due si sono meritati di essere giunti a questo punto e sono parsi più in forma, appunto, di almeno quattro dei top five.
PRIMO SET – Chi si aspettava una partita combattuta di cinque set, ahi lui, ha dovuto però rivedere le sue ambizioni. Il primo parziale è stato infatti gestito da Cilic, che dopo aver preso paura nel primo game (in cui Edmund ha avuto due palle per il break immediato) ha provvidenzialmente breakkato nel sesto e nell’ottavo gioco, anche grazie alla bassa percentuale di punti con la seconda del britannico (33%). Marin, quindi, in trentacinque minuti ha messo la testa della racchetta davanti del computo dei set.
TIE-BREAK, TERRA DI MARIN – Il secondo parziale è invece stato particolarmente equilibrato: c’è stata una sola possibilità di break, non sfruttata dal croato sul 2-1. Anche dal punto di vista statistico, il set è stato molto più in bilico del primo. Comunque, anche in questo caso, un Cilic chirurgico ha saputo mettere a segno i punti decisivi proprio dove contava, e cioè sul 5-3 al tie-break, in cui ha mini-breakkato Edmund e si è portato due set a zero alla seconda occasione.
AHI EDMUND – Il terzo ed ultimo parziale, ha visto Edmund cedere dal punto di vista fisico e mentale. Probabilmente rimasto con la testa a quel tue-break che avrebbe potuto riaprire le sorti del match, Kylie ha subito il break nel terzo e nel settimo gioco. Anche nel quarto gioco, comunque, il “rosso” è stato spesso in situazioni critiche sul proprio servizio, riuscendo in qualche modo ad ovviare (in un’occasione anche con l’aiuto della rete). Il britannico, inoltre, è sembrato piuttosto indolenzito, e con alcune difficoltà ad appoggiare bene i piedi: probabilmente ha accusato un dolore all’anca. Ad ogni modo, Cilic ha chiuso in due ore e diciotto minuti.
Per il croato quella di domenica sarà la prima finale australiana, che giocherà contro uno tra Federer e Chung. È anche il primo tennista della propria nazione ad arrivare all’ultimo giorno di Melbourne.
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