Ormai non ci sono più aggettivi per descriverlo, semplicemente lui, Roger Federer, con la voglia di un ragazzino, va a prendersi un’altra finale slam, dopo aver perso le ultime 3, nella speranza di ritornare al successo e conquistare quel tanto atteso 18esimo major.
PARTENZA A RAZZO DI ROGER- Il match, come ci si poteva aspettare, risulta molto equilibrato e di alto livello, nonostante ciò le occasioni non mancano di certo. Fin dal primo parziale, si parte subito forte, infatti, sulla situazione di 2-1, ci sono ben tre palle break per la testa di serie numero 17, annullate però da Wawrinka, che in seguito riesce a vincere il game grazie a vari aces. Nel gioco successivo, invece, è proprio il tennista di Losanna ad avere sulla racchetta due occasioni di break, che però non riesce a convertire. Nonostante i games siano molto combattuti, si giunge sul punteggio di 5 pari senza break. Qui, Federer concede una pericolosa palla break a Wawrinka, il quale nuovamente non riesce a sfruttarla, concedendo quindi al suo avversario l’occasione di rispondere per il set, per la seconda volta. Alla fine, è proprio il dodicesimo gioco che si rivela decisivo, in quanto Federer riesce a breakkare a 30 il suo avversario vincendo il primo set 75. Il secondo parziale è molto differente dal primo poichè, solo in un game su 9 ci sono possibilità di break; le uniche occasioni capitano all’ex numero uno al mondo, il quale, al secondo tentativo, riesce a mettere in cascina il break e successivamente il set, con il punteggio di 63. [fncvideo id=91125]
IL RE MOLLA E STAN NE APPROFITTA- Forse la consapevolezza di avere un vantaggio considerevole, forse la stanchezza, nel terzo parziale di fatto Federer non scende in campo poichè riesce a vincere solamente un game, ma soprattutto non riesce a portare nemmeno un gioco ai vantaggi, sintomo di voler accorciare gli scambi e probabilmente di qualche acciacco fisico. Comunque Wawrinka vince il set 61 e sembra dare il via ad un’incredibile rimonta. Lo svizzero più “vecchio” sembra non averne più e così, il pubblico di Melbourne decide di aiutarlo schierandosi palesemente dalla sua parte. Se nel terzo set c’era stato un dominio dell’attuale numero 4 delle classifiche, l’inizio del quarto parziale sembra confermare questo dato grazie al break che la tds 4 mette a segno nel primo game. Federer però non ci sta e risponde nel gioco successivo convertendo la seconda palla break a disposizione, o meglio approfittando del regalo di Stan che commette un doppio fallo. Il set procede piuttosto spedito fino al 4 pari con il 17 volte campione slam che si aggrappa enormemente al servizio e non permette al suo avversario di rispondere, e Wawrinka che allo stesso modo non lascia troppo scampo al suo avversario durante i suoi games di servizio. Il primo a cedere è Roger che concede tre palle break al suo avversario. Dopo averne annullate due, dando l’illusione di poter conquistare il game, Federer non riesce a ripetersi sulla terza chanche consegnando quindi al tennista di Losanna il break e poi il set, vinto 64.
UN QUINTO SET AL CARDIOPALMA- L’ultimo parziale si apre con qualche minuto di ritardo poichè Roger Federer chiede un medical time out per un problema alla coscia, un evento piuttosto raro per quanto riguarda lo svizzero, il quale però trae molti benefici da questo stop che ritarda l’inizio del set decisivo. I due giocatori riescono finalmente a ricominciare a giocare e ciò che ne viene fuori è qualcosa di incredibile, infatti, dopo i primi due turni di servizio tenuti facilmente, nel terzo gioco c’è già una palla break per Wawrinka, che il numero 17 delle classifiche annulla prontamente con un serve&volley, tenendo poi il game. Nel gioco successivo il tennista di Basilea si trova 0-30 sul servizio del suo avversario, il quale, piazza un incredibile ace sulla seconda di servizio che si rivelerà essere il primo di quattro punti consecutivi, scatenando non pochi rimpianti in Federer. Giunti dunque sul 2-2, nel game successivo Roger si trova 40-15, però, malgrado questo vantaggio, riesce a complicarsi la vita trovandosi costretto ad annullare un’altra palla break che, a dire la verità, il suo avversario spreca malamente a causa di un rovescio a rete perdendo poi il game. Il gioco decisivo, quello che farà la storia, è quello successivo, il sesto, dove c’è Wawrinka al servizio. Il tennista di Losanna commette un paio di errori molto gravi che provocano due palle break in favore di Federer, ma il peggio non è ancora arrivato infatti, sulla prima chanche di break, Stan commette il secondo doppio fallo del match, il secondo su una palla break, ma questa volta è veramente drastico. La tds 17 si porta così avanti 4-2 e tiene senza problemi il successivo turno di servizio. La storia sta per essere scritta, ma prima Roger deve vincere l’ultimo game. Sul servizio del tennista di Losanna, Federer si lascia un po’andare concentrandosi sul suo futuro turno di servizio, il quale arriva sul punteggio di 5-3 e, punto dopo punto, consegna a Roger il match e dunque l’accesso alla finale degli Australian Open, una finale slam che mancava dagli Us Open 2015, ma soprattutto è la conferma che Roger Federer non è ancora un giocatore finito, anzi ha ancora la voglia e la determinazione di un ragazzino, che insegue i suoi obiettivi.
L’AVVERSARIO IN FINALE- Nell’atto decisivo del torneo, lo svizzero si troverà di fronte o Rafa Nadal, in un’eventuale finale storica che sarebbe il remake di una sfida (Fedal) che rimarrà negli annali del tennis, oppure il bulgaro Dimitrov, in una finale tra rovesci a una mano, l’ultima risale a 10 anni fa quando Federer battè Gonzalez, che Roger preferirebbe guardando i precedenti che lo vedono in vantaggio 5-0.
Australian Open- Semifinale
(17)Roger Federer (SVI) b. (4)Stan Wawrinka 75 63 16 46 63
0 comments
GRANDE ROGER!!!
Grande performance!! Dateci qualche approfondimento sul quel medical time out se riuscite
Ora la finale dei sogni con Rafa…
Medical time…. solo quando lo ha chiesto Nadal tutti sulle barricate! Pietosi…
federer la prima volta in 20 anni … 😉 eh
Fortunato…. ma c’è sempre una prima volta!!!
E’ puro Talento !